Quando la motivazione comincia a vacillare può essere utile adottare delle strategie per cercare di incentivarsi a portare avanti un obiettivo. Diversamente, non solo quel lavoro particolare (per esempio) rischia di diventare una vera e propria agonia, ma anche l’efficienza, l’efficacia e la qualità con cui lo si affronta rischiano di risentirne.
Ecco qualche suggerimento per ritrovare la motivazione perduta:
Chiedersi il perché si è demotivati
La motivazione dipende da molteplici fattori, sia interni che esterni a noi. Capire dove risiede il problema è il primo passo per cercare di risolverlo, soprattutto se è una cosa che dipende strettamente da noi (ad esempio, se sono demotivato perché sono molto stanco, può essere utile trovare il modo per staccare dal lavoro prendendo un permesso, un periodo di ferie oppure trovando delle attività extra lavorative che permettano di ricaricarsi).
Cercare di apportare dei piccoli cambiamenti alla routine
Molto spesso è proprio il seguire la routine pedissequamente che crea una situazione di noia e stallo. Cambiare anche solo qualche piccolo particolare (come fare una colazione diversa, prima di cominciare a lavorare, oppure introdurre una nuova abitudine durante le pause) può essere da stimolo per ritrovare la motivazione o la passione per qualcosa.
Non sminuire o sottovalutare quello che si sta facendo
Il pensiero di fare un lavoro inutile o poco riconosciuto dagli altri è “tossico”. Demotiva e svilisce. Trovare, invece, l’utilità effettiva di quello che si fa è un modo non solo per valorizzare il proprio operato, ma anche se stessi e, a volte, può essere proprio il modo per riattivarsi (ad esempio, pensare a quanti settori andrebbero in crisi se la merce non venisse consegnata regolarmente valorizza gli sforzi e la fatica che si fanno tutti i giorni).
Cercare di percepire un certo controllo sulla situazione
Avere la sensazione di non poter controllare quello che sta accadendo è sicuramente un fattore demotivante, in quanto fa scattare il pensiero «tanto quello che dico/penso/faccio è del tutto inutile». Anche se è vero che non tutto può essere controllato, lo è altrettanto trovare le modalità per rileggere la situazione in modo diverso e attrezzarsi per affrontarla (per esempio, se la difficoltà riguarda il rapporto conflittuale con un collega, può essere più utile evitare la situazione anziché arrivare allo scontro).
Parlare con un amico o un familiare
Se la motivazione intrinseca manca, può essere utile appoggiarsi a qualcuno esterno che funga da “motivatore” al posto nostro e ritrovi per noi l’entusiasmo. Avere, infatti, un confronto con una persona esterna ma fidata può aiutare a rileggere in modo completamente diverso quello che sta succedendo (per esempio, se ne vale veramente la pena arrabbiarsi oppure trovare delle spiegazioni differenti e delle nuove chiavi di lettura a supporto).
Assicurarsi che gli obiettivi siano raggiungibili
Se un obiettivo che ci si è posti è difficilmente attuabile, è probabile che la motivazione svanisca. Meglio focalizzarsi su attività più “semplici”, oggettivamente percorribili (come, per esempio, imporsi di dedicare un certo numero di ore all’attività sportiva dopo il lavoro o durante le pause pranzo può essere poco percorribile; proporsi invece di cominciare con una mezzora di attività blanda può essere più attuabile e più motivante).
Non perdere di vista le ragioni che portano a fare una determinata cosa
A volte ricordarsi il perché si è scelto di intraprendere una scelta può essere utile per motivarsi in un momento di difficoltà (per esempio, se si sta facendo un lavoro particolarmente pesante, che richiede lunghi periodi lontani da casa, può essere utile focalizzarsi sui benefici che permette).
Cercare di rendere il lavoro più piacevole
Se è difficile cominciare a intraprendere un’attività o a mantenerla per diverso tempo, può essere utile trovare un modo per renderla più gradevole (per esempio, se si passano tante ore alla guida in un tratto di strada particolarmente ostico, oppure occorre mettersi in attesa a un carico, può essere utile rilassarsi ascoltando un podcast interessante o della musica che ci piace particolarmente).
Premiare se stessi
Concedersi un premio giunto, al momento giusto, è una molla che aiuta, oltre a beneficiare della gratificazione, a stimolarsi e portare avanti un obiettivo. Può accadere che serva una ragione superiore di sprone per affrontare un determinato compito (come concedersi una giornata di pausa nel fine settimana, magari in una località che piace particolarmente oppure andare a mangiare qualcosa di prelibato in buona compagnia) al compimento del quale, far scattare il meritato premio.
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