Da inizio pandemia alla fine di febbraio 2021 gli autotrasportatori che hanno perso la vita in seguito al contagio sul luogo di lavoro sono stati 34. Il numero emerge dalle denunce di infortunio con esito mortale pervenute all’INAIL che, seppure fotografano soltanto una fetta di lavoratori, costituisce in percentuale il 6,8% degli assicurati dall’istituto, la quarta categoria di lavoratori colpiti dopo personale sanitario, socio-assistenziale e amministrativi.
Non a caso dopo le vaccinazioni effettuate sulla popolazione per età anagrafica, fragilità dovute a patologie, da inizio giugno dovrebbero partire le vaccinazioni per le classi produttive più a rischio di contagio nei luoghi di lavoro. E a tale scopo, in questi giorni Inail, ministeri del Lavoro e della Salute e Regioni individueranno le categorie prioritarie. E la prima candidata, anche in virtù dei dati ricordati, è proprio quella dei lavoratori della logistica e dei trasporti.
Ricordiamo che l’INAIL ha riconosciuto l’infortunio conseguente a contagio da Covid-19 nei luoghi di lavoro come evento indennizzabile, quindi equiparato all’infortunio sul lavoro, specificando però che sarà preclusa all’autista la possibilità di poter richiedere il risarcimento dei danni al datore di lavoro qualora si rifiuti di sottoporsi a vaccinazione.