Il ritorno degli Ultravox? È il primo pensiero che colpisce ascoltando il nuovo lavoro di John Foxx, uscito dal gruppo inglese “new romantic” nel 1979 e peraltro mai più rientrato. Accompagnato dalla sua fedele seconda band – The Maths – e con l’apporto alle chitarre di Robin Simon (anche lui un ex ultravoxiano, anche se solo per un album), il musicista albionico realizza un disco futurista e vintage allo stesso tempo, sintetico e fresco, ma deliziosamente ‘fuori tempo’. Parliamo di un lavoro essenziale di solo otto brani per 39 minuti, ma con alcune perle (My ghost, Everything is happening at the same time, The dance) che una volta ascoltate rimangono a girare nella testa per parecchio tempo. Il vecchio John – arrivato felicemente alle 72 candeline – mette sul piatto la sua migliore interpretazione vocale di sempre, condita con sintetizzatori e chitarre “urlate” in cui riverberano gli echi della musica di David Bowie, ma anche dei Devo e dei Beatles, antica passione del nostro. In sostanza, un disco sicuramente riuscito, anche se – o forse proprio perché – totalmente avulso dal mainstream dominante
MUSICA | Howl di John Foxx & The Maths
Ritorno al futuro per il musicista elettronico di Corley (ex Ultravox)
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3.5 Giudizio |
Autore: John Foxx & The Maths Titolo: Howl Editore: Metamatic Records Prezzo: € 19,50 (Audio CD/Amazon.it) |
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