
Un Hitler ridicolo e macchiettistico che forse è l’unico elemento che non funziona perfettamente nel gioco dialettico del film. In realtà Jojo proviene da un ambiente familiare molto libero: ha un padre disertore, una madre pacifista, gioiosa che il ragazzino ama profondamente e che si scopre nascondere in casa una ragazza ebrea. L’indottrinamento all’odio e al fanatismo, i consigli infantili e assurdi dell’Hitler immaginario, alla fine, soccomberanno di fronte alla conoscenza dell’altro e alla presa di coscienza della realtà: in Jojo alla fine vinceranno le ragioni del cuore dell’amore e dell’amicizia….