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Trattoria-Pizzeria Al Vecchio Casello| Cerignola (FG)

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Paolo Gandelli, 50 anni. Autista della ditta Mirko Trasporti

Bentornati alla rubrica più seguita dai «truck driver» tricolori. Visto che al momento in cui scrivo la calura estiva regna sovrana, decido di sentirmi con un amico camionista per farmi consigliare una buona locanda in un posto dove il caldo sia secco e meno fastidioso. Il mio «informatore» si chiama Paolo Gandelli e fa il camionista da ormai 26 anni. Nato a Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), 50 anni d’età, Paolo lavora per la ditta Mirko Trasporti che fa movimentazione di merci varie lungo la penisola italiana e non solo. E in questi suoi lunghi viaggi – e anche attraverso il passaparola con i suoi colleghi – ha scoperto la trattoria pizzeria «Al vecchio casello» Cerignola (Foggia).

«Oggi per lavoro mi capita spesso e volentieri di scendere giù fino in Puglia – mi racconta – e lì mi fermo di buon grado perché mi sono sempre trovato bene. Il cibo è buono, il servizio gentilissimo e sostare a cena dopo una lunga giornata di lavoro è un piacere rinfrancante. La famiglia Cirillo, che gestisce la trattoria, è molto alla mano e con loro ho instaurato un rapporto solido e amichevole». Al tavolo Gandelli predilige le orecchiette al forno o il capocollo alla brace, «due prelibatezze, ma la scelta è veramente ampia. Per questo mi sento di consigliarlo senza se e senza ma».

Ispirato dalla bella recensione di Paolo, contatto Simone Cirillo, uno dei due figli del proprietario Pasquale che, insieme al fratello Francesco, aiutano il padre a portare avanti la trattoria. «Il locale lo gestiamo dal 2003 – mi spiega – e prende il nome dal fatto che precedentemente qui c’era un casello ferroviario. I nostri clienti sono principalmente autisti e autotrasportatori di passaggio, anche perché ci troviamo a 500 m dall’autostrada». La struttura peraltro non è soltanto un luogo dove mangiare, perché è presente anche una rivendita di sott’oli regionali prodotti dai Cirillo che, anzi, è un’attività precedente al ristorante vero e proprio (2001). Inoltre, ci sono bar, tabacchi e anche camere in bed and breakfast. Un servizio completo, insomma.

Ma torniamo al cibo. Simone mi dice che il costo media di un menu è sui 20-25 euro, con una scelta ampia di piatti (7 primi e 7 secondi): «Quelli che vanno per la maggiore – mi confessa – sono le tipiche orecchiette pugliesi, che noi serviamo classicamente con le cime di rapa, oppure nella nostra ricetta ‘al Vecchio Casello’, con peperoni e salsiccia».

Dal punto di vista del parcheggio il ristorante è copertissimo, visto che ce ne sono due, custoditi con telecamere e parcheggiatore: il primo, di circa 4.000 mq, tiene 30-35 camion; il secondo, di 15.000 mq, può contenere circa 60 veicoli. Lieta la sorpresa per quanto riguarda la doccia che, come i servizi igienici, è gratuita per chi pranza o cena ed è inoltre aperta 24 ore su 24.

La famiglia Cirillo con chef Rubio

«Con i camionisti abbiamo veramente un bel rapporto – mi sottolinea Simone – perché sappiamo cosa vuol dire fare quel mestiere. Mio padre, infatti, per un periodo di tempo ha guidato il camion, trasportando i prodotti che vendiamo. Questo ci ha aiutati a capire meglio i camionisti, cosa gli serve, che esigenze hanno, e quindi ad avvicinarci anche dal punto di vista umano. Quando vengono da noi non si sentono mai degli estranei, trovano un’accoglienza familiare, non è un rapporto gestore-cliente, ma qualcosa di più stretto e confortevole. Per loro è un plus, per noi una bella sensazione».

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