Il nostro “informatore” del mese si chiama Fabrizio Capriccioni ed è nato a Rieti 39 anni fa. Lavora come autista da ormai 18 stagioni e oggi è dipendente per un’azienda di trasporti refrigerati, la Eurolinea di Milano. La trattoria di cui mi vuole parlare – Il Nuovo Baracchino – l’ha conosciuta circa 10 anni fa, quando ancora c’era il vecchio proprietario, operando su Cremona con la precedente azienda che aveva un piazzale in zona. Poi la gestione è cambiata, ma Fabrizio ha continuato a frequentarla con lo stesso entusiasmo, anzi di più: «Il locale è stato tutto restaurato – mi spiega – e hanno rinnovato la doccia. Le persone che lo gestiscono, poi, sono giovani e alla mano e io mi sono sempre trovato benissimo. Inoltre, la trattoria occupa una posizione lavorativamente strategica, perché si trova sulla strada che collega Cremona ai caselli di Casal Pusterlengo e Basso Lodigiano, in prossimità del porto fluviale e della zona industriale». Una trattoria classica del Nord Italia, precisa il nostro amico trasportatore, dove si mangia bene quasi tutto, «anche se la loro amatriciana – che tra parentesi non è un piatto ‘nordista’ – è veramente ottima».
TRATTORIA IL NUOVO BARACCHINO
Il Nuovo Baracchino prende il nome dalla frazione in cui si trova (Baracchino, appunto) e dal fatto che dall’agosto 2018 ha cambiato gestione. Oggi la conduzione del locale è infatti affidata a un ‘matriarcato’, ovvero la signora Terry Cavalleri con le sue figlie, Jessy e Giulia.
«La nostra trattoria è indirizzata ai lavoratori – mi informa Giulia – e la sera è il regno dei trasportatori. Lavoriamo dal lunedì al venerdì, con un menu fisso di 13 euro che comprende primo, secondo, contorno (con un ricco buffet di verdure) e acqua. Il menu varia tutti i giorni, con la possibilità di scegliere tra 5-6 primi e secondi. Abbiamo poi anche la pizza, fatta da noi, e dei fuori lista, come la costata con l’osso, la grigliata mista e altri ancora». Nella stagione invernale, domenica a mezzogiorno, riemerge la cucina tipica cremonese: dai marubini, i tipici tortelli della zona, ai bolliti (manzo, pollo, maiale, vitello e cotechino), accompagnati da mostarda e salsa verde. «Se dovessi però indicare un piatto di cui andiamo particolarmente orgogliosi – mi precisa la ristoratrice – direi la nostra carbonara».
Anche sui servizi il Nuovo Baracchino si fa trovare ben preparato. Il parcheggio è da 20 camion, con un altro park comunale adiacente che può tenere altri 10 mezzi. «Abbiamo anche un servizio doccia, da 3 euro per circa 30 minuti – aggiunge Giulia – e per gli autisti parcheggiati nelle vicinanze, che fanno carico/scarico nei parcheggi delle aziende, facciamo un servizio navetta, andandoli a prendere e riaccompagnandoli ai loro veicoli dopo cena».
Negli anni si è concretizzato un rapporto di quasi amicizia con i clienti che frequentano la locanda: «Ci teniamo molto a far sentire a casa i camionisti che ci scelgono – conclude Giulia – Per noi è importante creare le condizioni per permettere ai conducenti di ricaricare le batterie e di ripartire con nuove energie. E in questo il cibo è importante, ma anche il contatto umano è essenziale».