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Ristorante Trattoria Al Folzone | Lonato del Garda (BS)

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Alberto De Zolt

La nostra ricerca di ristoranti truckers friendly ci ha portato questo mese a chiacchierare con Alberto De Zolt. Bellunese di 62 anni, Alberto è un padroncino che viaggia sulla strada dal 1983. Il ristorante sponsorizzato dall’amico trasportatore è la Trattoria Al Folzone di Lonato del Garda, vicino al lago omonimo. «Sono trent’anni che la frequento con grande piacere – spiega De Zolt – perché ha un parcheggio comodissimo, servizi igienici sempre puliti, un’alta qualità di ristorazione e una grande cortesia nel trattare i clienti». Negli anni si è sviluppata una bella amicizia con la coppia di proprietari, Stefano e Giovanna: «Sono appassionato di cucina – sottolinea Alberto – e parliamo spesso di cibo. Loro hanno una produzione genuina fatta in casa, dolci compresi. È uno dei pochi posti dove ogni cliente è trattato in modo personalizzato, dove ad esempio ti fanno il risotto anche solo per una persona. Andarci è un piacere per il palato e per la mente».

Ristorante Trattoria Al Folzone

Stefano Molinari

Il proprietario del locale, Stefano Molinari, ci conferma la frequentazione di antica data col trasportatore veneto. «Io e mia moglie gestiamo il nostro locale dal 1994, anche se da qualche anno ci siamo trasferiti in una nuova sede, sempre a Lonato». Il nome Al Folzone si ricollega a una vecchia “hostaria” progenitrice dell’attuale, nata nel 1706, ai tempi del dominio veneziano e poi frequentata pure dai garibaldini: «Ho pensato così di ridargli quel nome storico – afferma Stefano – che probabilmente deriva da fossone, perché anticamente davanti alla locanda c’era un grosso fosso con acqua».
«La nostra vocazione è quella di far sentire i camionisti a casa loro – aggiunge Molinari – Durante il lockdown, per esempio, anche se non ci conveniva tenere aperta la cucina solo per servizio da asporto, abbiamo continuato lo stesso, non ce la siamo sentiti di abbandonarli».
Nella nuova location la trattoria possiede un parcheggio molto grande e illuminato, in cui trovano posto circa una quarantina di camion. Il menu è alla carta, ma con un trattamento di favore e prezzi calmierati per gli autotrasportatori, a cui basta presentare alla prima occasione la propria CQC: «Si parte da 15 euro per arrivare anche a 20-30 se si vuole mangiare delle costate o altre portate più impegnative. In più c’è il servizio doccia a 2 euro, utilizzabile per tutto il tempo necessario».

La specialità della trattoria è il carrello degli arrosti e dei bolliti: «Sono dieci tipi di tagli, cinque per tipologia – dichiara orgoglioso Stefano – C’è la testina, la lingua, il cotechino, da prendere anche con degli assaggi». La cucina risente della provenienza veronese della famiglia Molinari (l’uso del rafano, ad esempio), con influenze però anche da Mantova (pasta ripiena, tortelli di zucca, agnolini) dove è nata Giovanna: «Tutto è prodotto in casa, persino i maccheroncini sono trafilati da noi». «Mi piace molto ospitare i camionisti – conclude Molinari – perché sono la linfa del mio mestiere. Da quando ho cominciato a lavorare con mio padre, nel 1968, sono sempre stati una costante. Ho cominciato con loro e per loro ci sarà sempre un posto a tavola».

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