Per il ristorante di questo mese ci spostiamo vicino al Lago di Garda, a San Martino della Battaglia. Il locale si chiama Al Borgo e ce lo suggerisce Giuseppe Ricci. Giuseppe, che è nato a Milano 59 anni fa, ma abita a Portogruaro, è dipendente da 6 anni della Trasporti Favro Alessandro, che si occupa di movimentare per l’Italia macchine e attrezzature agricole, carta, carpenteria metallica e altro ancora.
«La cosa che apprezzo di più di questo ristorante – spiega Giuseppe – è la familiarità. Tutti, dai gestori, alla nonna, ai figli e alle cameriere, sono persone adorabili e gentili. È un’oasi di pace in cui posso gustarmi con calma le buonissime penne all’arrabbiata o lo spezzatino, rilassandomi e facendo due chiacchiere. Una pausa che ti rigenera e ti fa ripartire di buon umore».
«Il posto mi piace così tanto – prosegue – che ci ho passato anche la Pasqua con la famiglia. Non si tratta solo di mangiare bene: ci sono 6 camere, belle e pulite e a un prezzo ottimo. In una frase: ti senti veramente a casa tua».
AL BORGO
I gestori della trattoria sono moglie e marito, Paola Ramazzotti e Vito Ciaccia. «Il nostro è un locale storico – ci dice Paola – aperto da un’ottantina d’anni. Noi l’abbiamo preso 5 anni fa e abbiamo proseguito nella tradizione di una trattoria per camionisti e lavoratori. Il ‘core business’ è questo e rimarrà sempre questo. Lavoriamo praticamente tutto l’anno. Del resto al tipo di clientela che serviamo va dedicato il maggior tempo possibile».
Il menu della trattoria costa 15 euro con piatti fissi come l’arrabbiata già citata, la lasagna, la pasta e fagioli, lo stinco e altri ancora: «Ogni giorno cambiamo 2-3 portate – aggiunge Paola – La scelta è tra 8 primi e 6-7 secondi. Abbiamo poi anche le docce,che costano 2 euro e che piacciono perché spaziose e comode».
«Il nostro parcheggio è veramente grande, contiene circa 50 mezzi – continua la Ramazzotti – è illuminato, con le telecamere e con il parcheggiatore, per cui è molto sicuro. Di fianco c’è poi un parking comunale, dove possono stare altri 30 camion, e in più dietro al ristorante sono disponibili altri 5-6 posti».
Che si respiri aria di famiglia nella locanda lombarda lo si vede anche dalle piccole cose: «Il nostro cuoco, Corrado – specifica Paola – lavora qui da 20 anni. E non c’è camionista che quando entra non lo vada a salutare in cucina». Un’atmosfera che mette a suo agio i trasportatori: «Quando l’autista viene da noi, ritrova la famiglia. Personalmente gli chiedo come va con la moglie, cosa stanno facendo i figli. Mia mamma ha una buona parola per tutti. Insomma, c’è un ambiente sereno».