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Una scelta oculata

Ho voglia di comprami un nuovo occhiale da sole, ma sono molto indeciso su come meglio sceglierlo. Bandite le bancarelle, perché immagino che propongano lenti di scarsa qualità, mi sono rivolto all'ottico, ma qui l'indecisione è aumentata. Mi può fare chiarezza?  Maurizio C. Bologna

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Mettersi gli occhiali da sole non serve solo ad avere «più carisma e fantomatico mistero», come cantava Battiato, ma è un gesto indispensabile per difendere la salute di occhi e vista. La scelta del modello, dunque, non deve essere dettata esclusivamente da criteri estetici o modaioli, in quanto gli occhiali da sole, «se indossati in modo corretto e utilizzati per il fine previsto», sono «dispositivi di protezione individuale». Lo dice l’Unione Europea che ne ha stabilito gli standard di sicurezza e qualità in una direttiva comunitaria recepita in Italia con decreto legislativo. 

In condizioni di luce solare molto intensa, gli occhi reagiscono in automatico mettendo in atto sistemi di protezione naturali capaci di filtrare e di ridurre la quantità di raggi che arrivano all’interno dell’occhio. Tuttavia, soprattutto in caso di esposizione prolungata, è consigliabile proteggere occhi e vista dall’eccessiva luminosità ambientale, dall’abbagliamento e dalle radiazioni non visibili che alla lunga potrebbero causare invecchiamento precoce e patologie quali cataratta e alterazioni retiniche. Con tali premesse, quando si è alla guida l’occhiale da sole diventa un alleato prezioso. Purché sia a norma. Per essere conforme ai requisiti di sicurezza previsti dalla legge un occhiale deve avere sempre sia il marchio «CE» impresso sulla montatura in maniera visibile, leggibile e indelebile, sia una nota informativa di accompagnamento redatta in italiano dal fabbricante contenente specifiche tecniche quali, tra l’altro, caratteristiche delle lenti, indicazione del grado di protezione dai raggi solari (categoria e tipo di filtro solare) ed eventuali limitazioni d’uso. Circa la scelta delle lenti occorre sfatare l’idea che «più sono scure e meglio è». Il colore delle lenti non influenza in nessun modo il potere di difesa dai raggi che invece dipende dalla categoria del filtro solare:

  • categoria 0-1: filtro trasparente, molto chiaro o chiaro adatto a locali chiusi e giornate con poca luce;
  • categoria 2: filtro medio, da usare in giornate nuvolose con illuminazione media;
  • categoria 3: filtro scuro consigliato in pieno sole;
  • categoria 4: filtro molto scuro per forti illuminazioni, alta montagna, superfici riverberanti.

Le lenti di categoria 4 non sono idonee alla guida di autoveicoli. A tal proposito i filtri non conformi ai requisiti per l’uso su strada andrebbero sempre corredati dall’avvertimento «non idoneo alla guida» o da un simbolo apposito. Le lenti consigliate durante la guida sono quelle di categoria 2, dato che i cristalli del parabrezza rappresentano già una prima efficace barriera contro i raggi diretti e filtrano parzialmente la luce. Un occhiale troppo scuro limiterebbe la visibilità soprattutto nei passaggi rapidi da pieno sole a zone d’ombra. Bisogna poi distinguere le lenti in:

  • fotocromatiche: si scuriscono al sole e si schiariscono all’ombra adattandosi quindi a condizioni di luminosità variabili;
  • polarizzate o polarizzanti: filtrano anche i riflessi e migliorano la visibilità; 
  • degradanti: più scure nella parte alta, consentono una notevole attenuazione della luce.

Tutte queste tipologie di lenti possono essere colorate a piacimento e/o specchiate. Le più adatte alla guida sono le degradanti perché essendo più chiare in basso e più scure in alto permettono di vedere bene la strada, i segnali e gli ostacoli anche in piena luce e, al tempo stesso, di avere sotto controllo la strumentazione di bordo. Sono invece sconsigliate le fotocromatiche perché all’interno dell’abitacolo in realtà non si scuriscono mai del tutto, così come le lenti specchiate perché minimizzano troppo i contrasti e allungano i tempi di reazione. Quando si è al volante inoltre bisogna evitare tutto quanto possa ridurre il campo visivo laterale come, per esempio, i cosiddetti «paraocchi» oppure montature con aste laterali troppo alte e ingombranti. Qualche ultimo accorgimento: le lenti devono essere sempre di buona qualità per garantire un buon livello di contrasto e una buona resistenza, devono essere fedeli ai colori e non subire variazioni di forma e colore nel corso del tempo. Gli occhiali, infine, non dovrebbero mai essere lasciati nel veicolo per troppo tempo: temperature troppo alte o anche sbalzi termici potrebbero danneggiare le lenti e comprometterne la qualità visiva.

Buon viaggio!

Annagiulia Gramenzi
Annagiulia Gramenzi
Ricercatore Dip. medicina clinica Univ. Bologna
Scrivete a Annagiulia Gramenzi: salute@uominietrasporti.it

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