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Anche quest’anno, complici i figli in età di asilo, ma anche tutti i vari entra-esci dal camion, sono già al secondo raffreddore stagionale. Questo, però, mi sembra più fastidioso e difficile da curare: persiste il mal di testa e qualche brivido lungo la schiena. Mia moglie dice che è influenza, ma quando mi provo la temperatura, non sale sopra i 37,7 gradi. Secondo lei è un semplice raffreddore oppure ha ragione mia moglie? Come si fa a distinguere?
Andrea V_ Molinella (Bo)

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Ci risiamo. Nelle prime settimane del nuovo anno con il freddo protagonista, la riapertura delle scuole, il soggiorno prolungato in ambienti chiusi e affollati si è verificato, come era da prevedere, un brusco aumento dei casi dei cosiddetti “mali di stagione”: raffreddori, forme influenzali e simil-influenzali, infezioni e riacutizzazioni di malattie a carico delle vie respiratorie che si traducono in superaffollamento degli studi di pediatri e medici di famiglia, assalto e intasamento dei pronto soccorso. Durante i mesi invernali circolano oltre 250 virus responsabili di patologie che hanno sintomatologie diverse e che spesso vedono protagoniste le alte vie respiratorie e dunque si manifestano con tosse, febbre e mal di gola. È bene pertanto spiegare che non tutti gli stati febbrili invernali sono influenza e che non tutti gli stati febbrili invernali sono da considerarsi urgenze che meritano il ricorso al Pronto Soccorso. Ma come fare a distinguere se si tratta di influenza o di “semplice” raffreddore? Come interpretare e leggere i sintomi (nostri o dei nostri cari)? Il CDC di Atlanta negli Stati Uniti, che è il centro internazionale per il controllo e la prevenzione delle malattie, con la collaborazione di specialisti in malattie infettive, ha messo a punto 5 domande per provare a capire la differenza. La prima domanda riguarda l’esordio dei sintomi. Se l’insorgenza è improvvisa o addirittura “violenta” con malessere generale e dolori osteo-articolari che si sviluppano e si aggravano nel giro di poche ore probabilmente si tratta di influenza. Il raffreddore ha un andamento molto più graduale e insidioso e i sintomi (spossatezza, naso chiuso e/o che cola, mal di gola) sono meno intensi. La seconda domanda riguarda le caratteristiche della febbre. Se la temperatura supera il 37.8°C, è quasi certamente influenza. La maggior parte dei raffreddori decorre senza febbre o con febbricole, cioè con temperature che di rado superano i 37.5-37.8°C. Bisogna quindi chiedersi (terza domanda) se ci si sente particolarmente doloranti e molto acciaccati. Se, come dicono negli Stati Uniti, ci si sente “hit-by-a-bus” (“finiti sotto un autobus”), cioè a pezzi, allora è influenza. Il raffreddore non causa dolori muscolari e articolari e né (quarta domanda) mal di testa forte e generalizzato come l’influenza.

Se la temperatura supera il 37.8°C, è quasi certamente influenza. La maggior parte dei raffreddori decorre senza febbre o con febbricole, cioè con temperature che di rado superano i 37.5-37.8°C. Bisogna quindi chiedersi se ci si sente particolarmente doloranti e molto acciaccati. Se, come dicono negli Stati Uniti, ci si sente “hit-by-a-bus” (“finiti sotto un autobus”), cioè a pezzi, allora è influenza

Infine, l’ultima domanda: quali sono gli altri sintomi? Naso chiuso, starnuti e mal di gola sono tipici del raffreddore, ma anche dell’influenza, in questo caso però sono più intensi e, se non insorgono complicazioni, si protraggono per 5-7 giorni e richiedono anche qualche giorno di convalescenza, cioè di ripresa dopo la fase acuta. Come riportato dal ministero della Salute nelle annuali comunicazioni e raccomandazioni e dall’Istituto Superiore di Santità nei periodici bollettini, l’influenza 2019-2020 è particolarmente aggressiva e si caratterizza per febbre alta (spesso fino a 39-40°C), mal di testa, dolori muscolari e articolari, tosse, e talvolta sintomi gastro-intestinali come nausea, vomito e diarrea. Provare a fare attenzione e porsi queste 5 semplici domande è importante perché il raffreddore è un malanno stagionale che non comporta gravi problemi per la salute, mentre l’influenza, causata da un patogeno particolarmente insidioso e virulento, può scatenare complicanze molto gravi di tipo respiratorio e cardiovascolare soprattutto nei soggetti più fragili (bambini piccoli, anziani, donne in gravidanza, pazienti affetti da patologie croniche). Per questo il ministero della Salute ha individuato un elenco di categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata e gratuita, che comprendono le persone con età pari o superiore ai 65 anni e quelle con malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, dell’apparato cardiocircolatorio e con insufficienza renale cronica.

Buon viaggio!

Annagiulia Gramenzi
Annagiulia Gramenzi
Ricercatore Dip. medicina clinica Univ. Bologna
Scrivete a Annagiulia Gramenzi: salute@uominietrasporti.it

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