Il Reg CE 561/06 non si applica alla circolazione in aree private. Perciò l’attività di guida in un cantiere, come in una cava o in uno stabilimento, è esclusa dal computo della guida giornaliera. Tuttavia, visto che l’attività impegna comunque il conducente, non va considerata come interruzione o riposo. Il conducente ha l’obbligo di registrare l’attività svolta in aree private con annotazioni manuali sul foglio di registrazione (parte retro) o selezionando la funzione «out» o equivalente nel tachigrafo.
Qualche anno fa un’apposita circolare ministeriale (la numero 17598 del 22 luglio 2011) chiarì anche con esempi pratici come comportarsi in concreto. In pratica laddove in area privata il veicolo viene messo in movimento le cose cambiano rispetto alla persona che è alla guida.
Perché se alla guida è lo stesso autista, allora – come detto – la scheda non va toccata, ma è sufficiente impostare il tachigrafo sulla funzione OUT. Se invece a guidare è un altro autista (per esempio un dipendente del cantiere) a quel punto sarà questi a dover inserire la propria scheda, sempre però passando in modalità OUT.
Ma se invece l’autista in questione non dispone di carta – e d’altra parte in un ambiente privato non c’è bisogno di avere una patente per poter guidare – a quel punto bisognerà come sempre inserire la modalità OUT. Anche se in questo caso lo strumento registrerà quanto accaduto come “Guida Senza Carta”, giustificata però perché avvenuta in area privata. In questo caso è meglio annotare nome e luogo di quanto accaduto sullo scontrino.
In ogni caso quando l’autista del veicolo si rimette alla guida dopo aver lasciato il volante a un terzo, deve reinserire la propria scheda e memorizzare il periodo di riposo o disponibilità prima di partire.
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