Si chiama «cortisolo» ed è quell’ormone (non a caso ribattezzato anche «ormone dello stress») che il nostro organismo produce in maniera amplificata quando si trova in una condizione prolungata di stress psicofisico.
Qual è il motivo di questa sovrapproduzione?
Per difesa, nel senso che il cortisolo serve a bloccare tutte le attività corporee non indispensabili nel breve periodo, permettendo in questo modo all’organismo di far fronte a una situazione “di emergenza”.
Ma non è tutto. Perché l’aumento della produzione di cortisolo è causato non solo dall’esposizione continua allo stress, ma anche dal digiuno prolungato o da abitudini alimentari scorrette (come il saltare la prima colazione o mangiare unico pasto giornaliero).
Quali sono gli effetti negativi dell’eccessiva quantità di cortisolo?
Per dirne alcuni: ipertensione, debolezza muscolare, calo della libido, alopecia o irsutismo, infezioni ricorrenti, cefalea, depressione, alterazione del sistema immunitario, che a lungo andare compromettono il nostro stato di salute.
Lo stress è sempre negativo?
Non propriamente. Per esempio, lo stress fa aumentare la produzione cerebrale di noradrenalina, un neurotrasmettitore che agisce sulle aree del cervello coinvolte nel controllo dell’attenzione e nella reazione agli eventi, facendole comunicare più facilmente e permettendo la formazione di nuove connessioni neurali. Di conseguenza, in piccole dosi, lo stress ha una funzione positiva nel nostro organismo, in quanto ci rende più efficienti nei compiti che implicano un ragionamento, ci permette di focalizzare l’attenzione su un compito specifico e ci permette di apprendere più facilmente nuove nozioni.