Nel linguaggio tecnico-scientifico il termine infrazione indica la frattura incompleta di un osso; una sorta di lesione parcellare piccola per estensione, profondità e spesso anche per importanza dal momento che non crea discontinuità nel segmento scheletrico interessato. Quando però a «infrangersi» sono le costole il dolore può essere anche molto intenso e non di rado è proprio il perdurare del dolore a portare alla diagnosi.
Le cause sono per lo più traumatiche. Traumi diretti come gli incidenti stradali, le cadute, i colpi al torace ricevuti durante la pratica di uno sport, oppure traumi indiretti, questi ultimi più tipici delle persone anziane a causa della fragilità ossea.Anche microtraumi reiterati come movimenti ripetitivi in ambito lavorativo o sportivo possono ledere le costole. In questo caso si parla più propriamente di infrazione (o frattura) da stress.
Indipendentemente dalla causa, il sintomo principale dell’infrazione costale è il dolore nella zona lesa a cui si possono associare un ematoma o un gonfiore locale.
Le fitte dolorose possono essere causate o esasperate da una respirazione profonda, una digitopressione, da movimenti del torace e del dorso e soprattutto da tosse e starnuti.
Quando il dolore è particolarmente acuto ed è presente una difficoltà respiratoria è indispensabile recarsi dal medico o al Pronto Soccorso per escludere una frattura vera e propria che rischia di danneggiare gli organi interni, polmoni in primis.
Se il dolore è invece sopportabile, l’urgenza viene meno ed è utile porre del ghiaccio sull’area interessata ma è sempre necessaria comunque una diagnosi precisa che generalmente richiede almeno una ecografia e/o una radiografia degli emicostati.
Non esiste una cura specifica, nemmeno ingessature e interventi chirurgici, al massimo degli antidolorifici. Ma, il migliore rimedio è quello di concedersi un periodo di riposo fino a quando non cessano i dolori e attendere il consolidamento delle costole che richiede qualche settimana.
Per assicurare tempi di guarigione più rapidi e scongiurare la possibilità di complicanze bisogna trovare una posizione confortevole ed evitare tutte quelle attività che implicano movimenti – soprattutto bruschi – del torace e del dorso come il sollevamento di oggetti pesanti, la guida di autoveicoli e attività sportive. Ma soprattutto, armarsi di un po’ di pazienza per non rischiare di peggiorare la situazione.
Buon viaggio!