Sono numerosissimi gli studi che dimostrano l’importanza della prima colazione. Lo ribadiscono costantemente medici e nutrizionisti così come le più importanti autorità scientifiche che si occupano di alimentazione e che raccomandano di assumere almeno 1/5 delle calorie totali giornaliere con il primo pasto del mattino. Non fare colazione significa avere un veicolo con poco carburante e perciò non essere in grado né di fare molta strada, né di ottimizzare i consumi. Il nostro organismo durante la notte svolge le proprie funzioni anche dormendo e, seppure a ritmo ridotto, si continuano a consumare calorie. Ecco perché arriva “in riserva” quando, dopo un digiuno di 8-10 ore, suona la sveglia del mattino. Va da sé che se non si riempie il serbatoio con un pasto sano e nutriente, è difficile sentirsi attivi ed efficienti nelle ore successive. Senza considerare che chi affronta la giornata a pancia vuota rischia naturalmente di arrivare molto affamato e di eccedere nelle porzioni a pranzo e a cena e/o di colmare il “buco allo stomaco” con ogni genere di spuntino. Non stupisce dunque come i consumatori abituali di una prima colazione adeguata siano meno predisposti al sovrappeso e all’obesità. Eppure nonostante le evidenze e le reiterate raccomandazioni, molti Italiani saltano la colazione o si affidano ad abitudini frettolose e scorrette (il classico caffè o cappuccino con brioche consumato al bar).
Alcuni dati recenti forniscono una ulteriore buona ragione per iniziare la giornata con una colazione buona e giusta. E anche per non mangiare la sera poco prima di andare a dormire. Una ricerca pubblicata su una rivista europea di cardiologia, infatti, ha dimostrato che queste due cattive abitudini (non mangiare al mattino e cenare tardi la sera) potrebbero mettere a repentaglio la salute di coloro che sono già stati colpiti da un infarto acuto del miocardio. Ciò non significa, ovviamente, che saltare la colazione e/o consumare un pasto nelle due ore precedenti il sonno notturno sia fatale per il cuore, ma che i pazienti che hanno già avuto un infarto devono stare doppiamente attenti alla regolarità della propria alimentazione, perché il modo di mangiare aiuta a migliorare la prognosi e a stare meglio. Inoltre studi condotti in passato avevano già evidenziato che chi salta la colazione e mangia tardi la sera molto frequentemente presenta anche altre abitudini di vita dannose per il cuore, quali fumare e fare scarsa attività fisica. Anche per chi vuole perdere peso è consigliabile stare “leggeri” la sera e concentrare le calorie al mattino, in modo da poterle poi smaltire nell’arco della giornata. La Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) e la Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione (SISA) che riuniscono studiosi e esperti di nutrizione hanno di recente elaborato documenti di consenso sul ruolo e l’importanza della prima colazione nella ricerca e nel mantenimento della buona salute e del benessere, raccomandando di trovare e dedicare tempo a questo pasto così importante sempre nel rispetto di un’alimentazione equilibrata e bilanciata in termini di calorie e delle preferenze individuali. L’apporto energetico della prima colazione dovrebbe essere compreso tra il 15 e il 25% del fabbisogno quotidiano, che potrebbe arrivare al 30-35% in assenza di spuntini nel corso della giornata. Non esiste un’unica colazione ideale: dolce o salata che sia è importante combinare e variare diversi gruppi di alimenti in modo da ottenere un buon equilibrio in termini di energia, proteine, zuccheri, grassi, minerali, vitamine e fibre tenendo conto anche degli altri pasti principali della giornata e facendo attenzione al contenuto di zucchero e sale nei prodotti consumati.
Buon viaggio (e buona giornata)!