«A volte è bello pensare che fai qualcosa che poche donne hanno il coraggio di fare».
Si apre così Soprattutto camioniste, il libro edito dal gruppo Buona strada. Lady Truck Driver Team nato nel 2007 per unire amiche e colleghe camioniste e che oggi conta più di un centinaio di donne tra autiste e appassionate che si riuniscono su un blog, un “Truck stop” virtuale, come lo definisco loro, per raccontare le loro storie di vita, le loro esperienze alla guida, ma anche pensieri, passioni e scambiarsi informazioni utili.
«A volte è bello guardare gli sguardi stupiti della gente che ti nota passare e tu sei lì, seduta a un metro e mezzo da terra che li guardi dall’alto in basso, non con cattiveria ma con un pizzico d’orgoglio per quello che stai facendo». Sì, perché le donne alla guida di un mezzo pesante oggi sono ancora poche. Solo il 2% del totale per la precisione, pari a circa 13 mila unità. Un mondo ancora prevalentemente “maschile e maschilista” come scrive qualcuna di loro, eppure «nel corso degli anni ci sono state donne che hanno sognato di fare questo mestiere e donne che ci sono riuscite, sono salite in cabina e ci sono rimaste». Soprattutto camioniste ne racconta cinquantadue di loro: cinquantadue testimonianze raccolte tra le componenti del gruppo Buona strada. Lady Truck Driver Team per spiegare e raccontare com’è la vita delle donne camioniste in Italia, ma soprattutto per lanciare un messaggio: le donne ci sono e non sono disposte a farsi dire che si tratta “di un mestiere per uomini”.
L’introduzione del volume si chiude con un invito a riflettere, eppure suona quasi come una premonizione: «Adesso questo settore maschilista si sta accorgendo che le donne possono sopperire alla carenza di autisti, al ricambio generazionale. Cercano di motivarle a intraprendere questa professione con varie iniziative. Forse una cosa non è stata compresa, per le donne che scelgono di fare questo mestiere, fare la camionista è la realizzazione di un sogno e se il sogno non corrisponderà alla realtà cambieranno strada».
Come fare in modo quindi che questo sogno non si infranga?
Leggendo i racconti presenti in Soprattutto camioniste sembra evidente: serve agire subito per garantire che le esigenze delle donne autiste siano ascoltate e accolte. I racconti di vita, tutti così diversi tra loro, da chi è “figlia d’arte” a chi il camion l’ha sempre desiderato fin da bambina, fino a chi mai avrebbe pensato di ritrovarsi alla guida di un “bisonte della strada”, convergono quasi tutti però su un unico punto: mancano servizi – soprattutto quelli igienici – dedicati alle donne, manca attenzione alle esigenze di madri, figlie, lavoratrici che da sempre nel nostro Paese ricoprono anche un ruolo fondamentale nelle famiglie.
I commenti sarcastici, gli sguardi attoniti, i pareri contrari, quelli si possono superare. Non è sempre facile, certo. A ognuna di loro è capitato un episodio di questo tipo, ma l’hanno sempre saputo superare con passione, tenacia e intelligenza. La cultura si può e deve cambiare, ma non possono mancare azioni concrete a sostegno dell’occupazione femminile in questo settore che oggi più che mai ha bisogno di forza lavoro.
Nel libro ci sono storie di madri che hanno sacrificato tempo con le loro famiglie, figlie che hanno combattuto i pareri contrari delle madri e poi le hanno rese fiere di loro e del loro lavoro, e madri che hanno trasmesso la passione per il camion alle proprie figlie che l’hanno accolta e portata avanti nel tempo.
Cinquantadue storie di autiste, cinquantadue storie di vita e professionali, cinquantadue storie di donne che hanno trovato il coraggio di inseguire un sogno a dispetto di tutti e di tutto. Cinquantadue storie come tante e come poche rese possibili grazie all’impegno delle coordinatrici del gruppo unite dalla passione per il camion e da quella per la scrittura e che hanno fortemente voluto dare voce e spazio ad altre colleghe con l’obiettivo di abbattere pregiudizi e stereotipi, dimostrando che in fondo, “quello che conta è avere un camion nel cuore».
«Non è stato facile arrivare alla pubblicazione – racconta Gisella, una delle coordinatrici del volume – Era un progetto nel cassetto da diverso tempo, rimandato a lungo, ma che è diventato realtà soprattutto grazie all’impegno e alla dedizione di Monica, la nostra “guida”, che non si è mai arresa permettendoci di arrivare a questo risultato. Sarebbe bello se ora riuscissimo a trovare un supporto per la distribuzione. Se qualcuno volesse farsi avanti, noi siamo qui!».
Soprattutto camioniste è in vendita al prezzo di 15 euro ed è possibile richiederlo inviando una mail a ladytruckbuonastrada@libero.it.