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Batte bandiera femminile il Gruppo Grendi e naviga in crescita tra i marosi della crisi

Numeri controcorrente per l'azienda sarda. Nei primi due mesi del 2021 ha incrementato merci trasportate e fatturato del 20%, seguendo il flusso registrato nel 2020, quando l’incremento era stato del 25%. E un tale successo successo può essere giustificato anche perché a posti di comando ci sono donne nel 40% dei casi. A cominciare dall'AD Costanza Musso

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Se il buongiorno si vede dal mattino, il 2021 per il Gruppo Grendi sarà un anno sfavillante. Perché nei primi due mesi, a dispetto della difficile contingenza imposta dalla pandemia, ha incrementato merci trasportate e quindi fatturato del 20%, seguendo il flusso già fatto registrare nel 2020, quando l’incremento era stato del 25%. Il perché di questo successo può essere rinvenuto in tanti fattori, ma oggi uno sembra prevalere sugli altri: una consistente e crescente presenza femminile in azienda che mediamente raggiunge una quota del 20%, ma rispetto alle posizioni di comando raddoppia fino al 40%. D’altra parte a guidare l’azienda in veste di amministratrice delegata è Costanza Musso che da un paio di anni ha cercato di far crescere l’azienda sarda investendo pesantemente sulle infrastrutture, in modo da allargare di conseguenza il ventaglio dei servizi offerti. Nasce così la nuova piattaforma distributiva di Olbia con quasi 2.000 mq e così viene ampliato il magazzino di raccolta dell’interporto di Bologna di oltre 5.000 mq. L’offerta complessiva è arrivato in questo modo a 50 mila mq totali di cui oltre 12 mila di magazzini di raccolta, 20 mila di magazzini di distribuzione in Sardegna e altrettanti distribuiti nelle 8 piattaforme nel Sud Italia. 

Non a caso, a livello di trasporto marittimo, il traffico è aumentato del 12% rispetto al primo bimestre 2020, ma del 65% rispetto al 2019.

Numeri che l’AD della società, una delle poche cavaliere del lavoro, giustifica sia con la presenza in azienda «di un team sempre più motivato e ben armonizzato capace di leggere il mercato e le esigenze dei nostri clienti, anche in una situazione di difficile previsione come quella con cui ci dobbiamo confrontare a causa dell’epidemia». E questo team, almeno rispetto alle figure di vertice, è tutto al femminile. Sono donne, infatti, le responsabili del CFO (con tutta la squadra amministrativa), dell’Ufficio Acquisti, delle Risorse Umane, dei trasporti in Nord Italia e delle Operation della linea marittima. Senza dimenticare che sono fortemente declinate al femminile il customer service e la fatturazione.

«Sui 15 ruoli apicali del Gruppo Grendi, sei sono ricoperti da donne a fronte di una componente femminile che pesa per il 20% della forza lavoro complessiva nel Gruppo», spiega Costanza Musso. «La globalizzazione e l’e-commerce – prosegue – hanno dato enorme importanza al ruolo dei processi logistici. Un settore che è in una fase di trasformazione profonda e richiede sempre più competenze e soft skills che non appartengono più in esclusiva al genere maschile. Flessibilità, capacità di ascolto e multitasking sono caratteristiche che ben evidenziano l’opportunità che il settore potrà offrire a molte giovani professioniste. Con la auspicata ripresa dei mercati ci si aspetta un ulteriore sviluppo in tecnologie e processi sostenibili e la conseguente richiesta di nuove figure professionali che sempre più coinvolgeranno le donne, troppo spesso penalizzate dalla perdita di occupazione causata dall’emergenza sanitaria. Un obiettivo che in Grendi è già una realtà». 

IL GRUPPO GRENDI IN BREVE

  • Impresa familiare storica attiva dal 1828 offre oggi tre servizi:
  • 1. Trasporti completi per la Sardegna soprattutto con container
  • 2. Collettame Sud Italia con più filiali
  • 3. Linee marittime da Marina di Carrara (MS) a Cagliari con navi solo merci con terminal portuali, di 50mila mq ciascuno. Dal 2021 da Marina di Carrara collegamento anche Olbia
  • Fatturato consolidato 2020: 56 milioni di euro
  • Dipendenti: 126
Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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