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Arriva il lieto fine per Laura Mihaes: dopo la delusione giunge la rivincita tramite un nuovo lavoro da autista

L’avevamo lasciata un paio di mesi fa in balia di un futuro incerto, la ritroviamo oggi più fiduciosa nel futuro, grazie al nuovo impiego.

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Ricordate la storia di Laura Mihaes, quella che aveva come protagonista la giovane camionista romena costretta a licenziarsi per l’assurda rinegoziazione del contratto, con proposta di portare la paga a 7 euro l’ora, e a sopportare il bullismo dei propri colleghi?

Ebbene Laura, con forza di volontà e coraggio, non si è lasciata abbattere e finalmente, grazie alla segnalazione di un collega, ha trovato un nuovo datore di lavoro«Ora, non solo vengo pagata il giusto – dice Laura – ma lavoro in un ambiente più sereno. Anche se sono l’unica donna autista in azienda e con poca esperienza (Laura, lo ricordiamo, guida il camion da nemmeno un anno – ndr), i nuovi colleghi si sono dimostrati molto gentili e comprensivi».

Ma non è soltanto l’ambiente a convincere Laura, ma anche il tipo di lavoro e il veicolo con cui lo svolge. «Mi hanno affidato un bel camion, un Iveco Stralis XP. Faccio la media linea e trasporto prodotti ortofrutticoli da Roma alla Unilog di Bologna con un bilico. Lavoro cinque giorni alla settimana e mi capita anche di dormire fuori tre o quattro notti, ma per me questo non rappresenta un problema: l’”hotel Stralis” è abbastanza comodo. Qualche volta partiamo da Roma in tandem con un collega, una persona molto garbata e cordiale. Anche il personale della Unilog è molto gentile con me. Mi aiutano soprattutto con la compilazione delle bolle di consegna, che sono ancora un mio punto debole. Inoltre, non mi devo preoccupare del carico o dello scarico del camion perché se ne occupano sempre loro, sia a Bologna che a Roma. Io, in pratica devo solo guidare».

Insomma, la storia di Laura sembra aver preso una giusta piega. L’augurio è che il mondo a cui si affaccia con tanto entusiasmo la ripaghi in modo soddisfacente per la caparbietà e la passione messe in campo. Auspicio che vale non solo per lei, ma per tutte quelle ragazze che avranno voglia e interesse ad affacciarsi al mondo del trasporto. Che lo possano fare ad armi pari e, magari, contribuendo a rendere questo settore più confacente alle esigenze di tutti. Degli uomini e delle donne. Perché i diritti e la dignità non sono prerogative di genere, ma punti fermi da “caricare” sempre con sé.

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