Finestre di carico e scarico più ampie per consegne più puntuali e intelligenza artificiale per riordinare in real time lo slot booking per fluidificare le operazioni nei Ce.Di. La grande distribuzione si organizza per individuare nuove procedure e tecnologie capaci di migliorare l’accesso dei trasportatori nei magazzini e, soprattutto, di abbattere i tempi di attesa. Anche perché, in caso di beni deperibili e a temperatura controllata, l’impatto tocca anche la qualità dei prodotti. Lo fa attraverso GS1 Italy, parte di un network internazionale che vede riunite circa 40mila aziende sotto il segno della tracciabilità e che ha in seno ECR, gruppo di circa 50 aziende della GDO e del largo consumo, impegnate nella revisione di processi e dinamiche collaborative. In tale ambito la logistica è sotto i riflettori. «Dal 2018 circa – spiega Giuseppe Luscia, ECR senior project manager di GS1 Italy – le aziende hanno cominciato a rendersi conto che la disponibilità del trasporto non è infinita, che la “risorsa autista” va ottimizzata, e quindi stiamo lavorando per dare particolare efficienza al processo di consegna con progetti che impegnano la triade del sistema, ovvero produzione, distribuzione e operatori della logistica e del trasporto». Con due leve: cambiare le procedure e avvalersi di tecnologia più adatta.
È in fase di lancio, infatti, un gruppo di lavoro finalizzato a individuare tecnologie e processi per lo slot booking 2.0, sistema di prenotazione dei tempi di scarico che, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, possa rimodulare gli appuntamenti in base alle condizioni del traffico, alle esigenze del Ce.Di. ai tempi di guida e riposo dell’autista. Insomma, che analizzi la situazione nella sua completezza e dia un aiuto concreto a dimezzare i tempi di attesa. «Abbiamo registrato più di un mal di pancia con lo slot booking – spiega Luscia – perché è un processo statico: si prende un appuntamento che però le mille incertezze del sistema rendono difficile da rispettare. Così gli appuntamenti saltano e le file aumentano. Con il gruppo di lavoro vogliamo concepire un’evoluzione e le tecnologie ora lo consentono». C’è invece da lavorare sulla cultura imprenditoriale. «Uno dei punti – ribadisce Luscia – su cui porre attenzione è l’attitudine alla condivisione dei dati da parte delle aziende, ancora restie a comunicare la localizzazione della flotta e altre informazioni utili».
Una ricerca sull’estensione dei tempi di ricevimento
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Punta esclusivamente sulle procedure la ricerca «Estensione delle finestre di ricevimento – Risultati dei laboratori sperimentali» condotta da GS1 Italy, in ambito ECR e in collaborazione con Liuc Università Cattaneo e Politecnico di Milano che, tramite laboratori sperimentali, mira a valutare i vantaggi dell’estensione delle finestre di ricevimento e individuare le condizioni per massimizzarne i benefici. Infatti, la maggior parte dei magazzini della GDO riceve le merci in ingresso la mattina, tra le 6:30 e le 13, su un turno di lavoro, e solo il 21% dopo le 13, generando, a monte, la necessità di organizzare le consegne nell’arco di circa 6-7 ore con conseguente in termini di congestione e di attese.
Quella di allungare le finestre di ricevimento «è una soluzione adottata nelle fasi più critiche della pandemia – spiega Luscia – La ripresa della normalità ha tuttavia fatto riemergere il “bioritmo logistico” che regola il tradizionale funzionamento della filiera: da una parte la GDO, che riceve prevalentemente al mattino; dall’altra i vettori a cui i produttori affidano le consegne e che preferiscono muoversi nelle prime ore del mattino e completare l’attività nel primo pomeriggio, a conferma di una certa inerzia al cambiamento, a fronte della mancanza di condivisione e coordinamento adeguati tra gli attori della filiera. Da qui la decisione di selezionare un panel di aziende della GDO e della produzione, che si sono adoperate nell’implementare questa best practice tramite progetti pilota finalizzati a definire linee guida utili alle aziende del settore».
Tra i benefici emersi dalla ricerca, che ha confrontato l’impatto dell’estensione delle finestre di consegna al pomeriggio, un miglioramento della puntualità delle consegne dei trasportatori, passata dal 77 all’84%, mentre i tempi di scarico sono passati da 73 a 60 minuti. Tra gli aspetti in lieve peggioramento, la puntualità al carico dei trasportatori e il rispetto dell’orario di scarico da parte della GDO, per la quale l’estensione delle finestre non ha portato cambiamenti significativi alla produttività dei processi di magazzino. Nella maggior parte dei casi la finestra oraria di ricevimento non è andata oltre le 17. Non è quindi stato introdotto un turno di lavoro aggiuntivo, ma turni parzialmente sovrapposti. La modifica dell’orario di ricevimento al Ce.Di. non ha mai impattato negativamente sui processi di evasione ordini a valle verso i punti vendita.
Questo articolo fa parte del numero monografico di ottobre/novembre 2024 di Uomini e Trasporti: uno speciale di 68 pagine interamente dedicato al trasporto a temperatura controllata.
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