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La nuova gamma DAF per il cantiere.  Ci vuole un fisico bestiale

Nel cuore delle cave minerarie di Limburg, in Olanda, la Casa olandese ha organizzato uno speciale «ride & drive» per far testare direttamente sul campo la sua nuova serie C, dedicata alle applicazioni construction e progettata per i lavori più impegnativi in condizioni difficili

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A due anni dal lancio, correva il 10 giugno 2021, i veicoli della New Generation DAF hanno conquistato letteralmente il mercato. Nonostante la pandemia, nonostante la crisi dei chip. I numeri parlano chiaro: 80.000 ordini in 24 mesi (nella storia di DAF non era mai successo), una quota record del 17,3% nel segmento europeo dei pesanti sopra le 16 ton raggiunta nel 2022 e una doppietta storica in fatto di premi (i modelli XF, XG e XG+ per lunghe percorrenze hanno vinto infatti l’«International Truck of the Year 2022», mentre il modello XD per applicazioni di distribuzione ha ricevuto questo riconoscimento per il 2023). Un successo che si spiega non solo con lo spirito pionieristico con cui DAF, per prima in Europa, ha deciso di usufruire della normativa europea che concede ai costruttori di allungare i camion per consumare meno, per incrementare la sicurezza e per concedere maggior comfort agli autisti. Ma anche per aver saputo rivoluzionare sé stessa, elevando il posizionamento del proprio brand a livello premium.

E la positività di questo momento sembra essere destinata a durare ancora a lungo, dal momento che la Casa olandese ha ancora molte frecce nel proprio arco per tentare di rosicchiare ulteriori quote di mercato, grazie a una gamma in continuo rinnovamento e pronta a intercettare nuovi segmenti di domanda. E l’ultima freccia appena scoccata in questa direzione si chiama «serie C», sigla che contraddistingue la nuova gamma DAF pensata per le applicazioni nell’edilizia e nel construction. Parliamo in particolare dei nuovi XDC e XFC, modelli cava-cantiere derivati rispettivamente dalle nuove serie XD e XF. Presentati in anteprima europea all’IAA Transportation di Hannover dello scorso settembre e in anteprima italiana al Samoter 2023 di Verona, abbiamo avuto modo di vedere per la prima volta in azione i nuovi giganti da cantiere della Casa olandese, direttamente dal profondo sud dell’Olanda, nelle cave minerarie di Limburg. E siamo pronti a raccontarveli.

Un mondo di applicazioni

Cominciamo col dire che in realtà non si tratta di due semplici modelli, ma di un mondo di applicazioni. Perché oltre ad essere disponibili in varie configurazioni di assali (8X4, 6X4, 4X2), i nuovi XDC e XFC vengono offerti con un’ampia scelta di tandem a trazione singola o doppia. La gamma parte dal tandem leggero da 19 tonnellate, ideale per le applicazioni in cui il peso è importante, come le betoniere leggere 6X4 e 8×4, alle versioni da 21 e 26 tonnellate, pensate per le betoniere pesanti, il trasporto di legname e quello di container. I veicoli possono essere allestiti anche con cassoni ribaltabili, piattaforme scarrabili e altre attrezzature specializzate (es. rimorchio piano con gru). Insomma, una vasta gamma di applicazioni per far fronte agli impieghi professionali più gravosi. Ma non è tutto, perché accanto a questa folta squadra di veicoli si aggiungono anche i modelli XD Extra Robust e XF Extra Robust. Non fanno parte propriamente della serie C, ma in qualche modo ci rientrano, perché combinano le robuste cabine da cantiere dei modelli XDC e XFC con il telaio stradale dei modelli XD e XF. Una sorta di «crossover» tra i due mondi, potremmo dire, ideale per gli operatori del segmento dell’edilizia e dei servizi municipali che magari non hanno bisogno di chissà quali capacità fuoristradistiche, ma apprezzano i vantaggi di una cabina «irrobustita» che garantisce una vulnerabilità ridotta al minimo.

La robustezza abita qui

E veniamo proprio alla cabina, che tra i punti di forza annovera il fatto di essere stata progettata con un’elevata distanza da terra, fino a 40 centimetri a seconda dell’assale e degli pneumatici, e con un angolo di attacco di 25 gradi. Queste caratteristiche consentono di affrontare al meglio le pendenze e di evitare qualsiasi danno sotto il telaio. Il design robusto è sottolineato da un solido paraurti in acciaio (composto da tre parti separate per ridurre al minimo i costi di riparazione e sostituzione), accompagnato da una calandra con strisce nere e, di serie, una piastra di protezione in acciaio per il radiatore. Su richiesta è disponibile anche un robusto predellino pieghevole, per facilitare la salita e la discesa dal camion.

Ampia visibilità fa rima con sicurezza

Per quanto riguarda gli aspetti legati alla visibilità, tutte le versioni dei nuovi XDC e XFC dispongono dei nuovi standard di progettazione introdotti con la New Generation DAF. I modelli sono dotati quindi di un ampio parabrezza e di grandi finestrini laterali, con linee di cintura ribassate, che migliorano la visione diretta da parte dell’autista. Come opzione, è disponibile anche un finestrino lato marciapiede che, insieme al sedile del secondo conducente pieghevole, offre un campo visivo incrementato per individuare gli utenti dal lato passeggero del veicolo. Optional, quest’ultimo, indubbiamente utile a maggior ragione se si lavora in un contesto complesso com’è quello cantieristico, disseminato da personale vulnerabile, ostacoli e altre macchine da movimentazione. Ma altrettanto importante è avere anche una visione indiretta ottimale, per monitorare tutto ciò che accade intorno al veicolo. Sui nuovi DAF da cantiere questa esigenza è soddisfatta con il sistema digitale che sostituisce gli specchietti retrovisori principali e grandangolari con telecamere, offrendo una visuale massima di 285 gradi sull’area intorno al montante anteriore della cabina, sul lato del secondo conducente.

Motori potenti per gli impieghi più energivori

Infine, capitolo motori. Come nei modelli XD, XF, XG e XG+, la nuova gamma construction di DAF è alimentata dai motori Paccar MX-11 e MX-13, con potenze che vanno rispettivamente da 300 fino a 450 CV e da 370 fino a 530 CV. Il cambio automatizzato TraXon, di serie, è dotato su richiesta di una speciale modalità fuoristrada per prestazioni di cambio marcia ottimali. Ciò consente, ad esempio, di eseguire i cambi marcia molto rapidamente e a regimi del motore elevati per mantenere lo slancio sui terreni pesanti o sui pendii. Tra le altre nuove funzionalità segnaliamo «ASR Off» e «Rock Free» per facilitare la partenza su superfici scivolose e per consentire di liberare il veicolo in condizioni estremamente difficili.

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