Partiamo da un dato incontrovertibile: il core business di una flotta non è la gestione degli pneumatici, ma il trasporto, cui è dedicato il 90% dei lavoratori dell’azienda. Impiegare addetti interni per la gestione del parco pneumatici è un costo in più, che è meglio rovesciare all’esterno, verso chi è specializzato per garantire non solo la gomma più adeguata alla singola missione, ma anche la migliore prestazione e una manutenzione puntuale e completa. C’è risparmio in questa scelta? Diciamo che è un modo di ottenere costi certi e di sgravarsi di lavoro in attività non direttamente produttive.
Liberare risorse umane e affidarsi a professionisti
«Sempre più aziende terziarizzano il servizio di gestione pneumatici – afferma Alessandro Marchisio di Bridgestone – I valori aggiunti che si presentano sono due. Il primo, più operativo, è la possibilità della flotta di liberare delle risorse che potranno dedicarsi al lavoro trasportistico in senso stretto. Oggi che è così difficile contenere le spese, avere persone dedicate all’interno dell’azienda per la gestione pneumatici è un costo che l’azienda difficilmente riesce a quantificare in termini di beneficio. In altri termini, quante imprese sono in grado di correlare il consumo di carburante allo pneumatico? Magari trovano sul mercato gomme che fanno più chilometri e costano meno, ma se poi aumentano il consumo di gasolio spesso non sono in grado di monitorarlo».
«L’altro vantaggio – prosegue Marchisio – è quello di affidarsi a dei professionisti. Di fatto la durata della vita di uno pneumatico è direttamente proporzionale alla sua manutenzione: dall’inversione delle gomme che permettono un consumo più omogeneo del battistrada (e una rolling resistance che si mantiene costante e vicina ai parametri standard) alla verifica degli allineamenti fino alla gestione della pressione. Questo è tema caldissimo, perché pressioni inferiori a quelle nominali comporta usura precoce dello pneumatico e consumo di gasolio più alto per il maggior attrito, mettendo inoltre a rischio la sicurezza dei trasporti. C’è poi un terzo aspetto, quello finanziario, legata alla gestione terziarizzata con fatturazione chilometrica. Le aziende hanno flussi di cassa variabili, in funzione del lavoro che si presenta, lavoro che a sua volta è relativo dei chilometri percorsi (pagamento in km). L’utilizzo di tariffe di gestione pneumatici con fatturazione chilometrica permette di sincronizzare i flussi di cassa, ovvero avere costi maggiori quando si hanno incassi maggiori e minori in caso di scarsità di guadagno».
«Come Bridgestone utilizziamo sempre personale nostro per fare i controlli – conclude il direttore commerciale – Anzi ultimamente abbiamo fatto forti investimenti per assumere nuovo personale che esegua i controlli fisicamente sui piazzali dei clienti, riducendo i tempi di fermo macchina e senza portare il mezzo in officina. Poi ci occupiamo della preparazione dei veicoli pre–revisione, dove troviamo spesso camion gommati con battistrada residui sotto ai limiti, che non passerebbero l’ispezione. Su rotture e danneggiamenti, infine, ci assumiamo direttamente noi il rischio».
Risparmiare carburante massimizzando il rendimento gomma
Il ramo di Michelin che si occupa della gestione delle flotte è Servizi e Soluzioni che propone ai suoi clienti Effitires, servizio mirato ad aumentare la sostenibilità economica e ambientale delle aziende di trasporto, riducendo l’utilizzo di materie prime, il consumo di carburante e le emissioni di CO2.
«L’offerta Effitires – specifica Arianna Bianchi di Michelin Italia – consente alle flotte di concentrarsi sul proprio business, esternalizzando le attività legate alla gestione degli pneumatici. Partendo dal presupposto che ogni azienda di trasporto ha le sue specificità e necessità, viene offerto al cliente un servizio ‘cucito su misura’, che migliora la manutenzione degli pneumatici e adotta la strategia multi–vite. In questo modo si riesce a ottenere il massimo rendimento da una gomma – fino all’ultimo millimetro utile in termini di legge – abbattendo i costi, minimizzando i fermi macchina, assicurando elevati standard di sicurezza, riducendo i consumi di carburante e rispettando l’ambiente».
Con Michelin Effitires l’autotrasporto italiano ha risparmiato lo scorso anno 3,5 milioni di litri di gasolio e oltre 3.100 ton di materie prime, abbattendo le emissioni di CO2 di oltre 8.300 ton. La soluzione della casa francese è utilizzata da 80 aziende italiane di autotrasporto, con un parco mezzi totale di 28.000 veicoli.
Pagare per chilometro per ottimizzare le scelte
«Goodyear Sustainable Reality Survey, la nostra indagine sulle flotte che serviamo su base europea – ci informa poi Margherita Scattolari di Goodyear – ci permette di intercettare quelli che sono i loro bisogni e vediamo come sempre più flotte si orientano verso la terziarizzazione del servizio, soprattutto in termini di sostenibilità, giudicata dal 41% delle flotte come un’opportunità anche di riduzione di costi».
«Nell’ottica dell’efficientamento della gestione delle flotte – precisa – abbiamo lanciato un programma che si chiama Goodyear Total Mobility, un’offerta integrata per la gestione della flotta che combina pneumatici, soluzioni e servizi. Rappresenta un portafoglio su misura di soluzioni che consentono di adottare un approccio strategico per ottenere progressi misurabili ogni anno, nel pieno rispetto degli obiettivi. Goodyear Total Mobility si compone di una serie di servizi dedicati, come il costo chilometrico (Pay–Per–Kilometer) per migliorare la gestione continuata e terziarizzata della gomma. Qui c’è uno sgravio significativo del carico di lavoro del fleet manager. Grazie a una gestione centralizzata e digitale, forniamo una reportistica al cliente (lavori di manutenzione effettuati, localizzazione delle gomme, ecc.) che permette loro di capire quali gomme rendono meglio e come ottimizzare la scelta degli pneumatici in base alle strade percorse e da quali mezzi». Oltre al contratto chilometrico, esiste anche un servizio come il FOS per una gestione centralizzata delle fatturazioni. All’interno di queste iniziative, il retread diventa un altro elemento importante per ottimizzare la gestione continuata dello pneumatico.
L’importanza dei dealer nella gestione della gomma
La terziarizzazione gestionale del parco gomme sembra essere un concetto penetrato nella testa delle aziende di trasporto: «Ma non solo, anche dei dealer – puntualizza Sabrina Oriani, di Prometeon Tyre Group – Prometeon è un’azienda di sell in (i prodotti sono venduti dai produttori ai rivenditori che poi li commercializzano agli utenti finali – ndR), per cui i dealer sono la chiave per arrivare alle flotte. Sono i rivenditori a chiedere di essere presenti nel rapporto con le flotte per proporre servizi accessori. La gestione “zero pensieri” è sempre più importante: parlando con flottisti e autotrasportatori, tanto più cresce il numero di mezzi tanto più si tende a trasferire all’esterno i problemi della gomma, che è un prodotto particolare che costituisce per le aziende un costo. Inoltre, stiamo cercando di aiutare rivenditori e aziende a creare dei contratti con pagamento a canone mensile che definiscano il tipo di gomme (misure e quantità) e di servizi di cui hanno bisogno nel giro di 6–12 mesi. Questa soluzione piace tanto ai flottisti, gli permette di non pensare alle coperture perché è il dealer a chiamarli quando va effettuata la manutenzione».
Affidarsi a terzi? Abbattimento dei costi e meno preoccupazioni
«I vantaggi della terziarizzazione sono molteplici – elenca Giorgio Cattaneo di Continental – Controlli regolari, ricezione di reportistica basata su diversi criteri, utilizzo degli pneumatici che lavorano nelle condizioni per le quali sono stati progettati, abbattendo i costi derivanti da usura irregolare, ma anche diminuendo i consumi e le emissioni. Infine, assistenza in caso di breakdown e consulenza per la scelta dei prodotti più adatti alla tipologia del trasporto che la flotta effettua, considerando anche i percorsi sui quali viaggia, il tipo di strade, la tipologia di fondo stradale. Occorre ricordare che gli pneumatici influiscono nel complesso sulle spese di carburante, manutenzione e riparazione: si parla del 53% dei costi totali di una flotta. Affidarsi ad un partner per la gestione può essere la somma di tutti questi vantaggi. Si viaggia nelle migliori condizioni e non ci si preoccupa di tutta una serie di aspetti importanti per risparmio e sicurezza».