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Semirimorchi frigoriferi Chereau. Il freddo a misura di cliente

Nella sua produzione di trailer il costruttore francese fissa l'attenzione sulle richieste specifiche e dettagliate della clientela, elaborando con professionalità artigianale unità sempre diverse che rispondono a ogni esigenza particolare

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I semirimorchi di Chereau – ci si passi il paragone ardito – sono come i fiocchi di neve: non se ne trovano due uguali. Questo perché la filosofia dall’azienda normanna specializzata nel trasporto refrigerato è basata su due concetti apparentemente semplici, ma la cui realizzazione è invece piuttosto complicata: personalizzazione estrema del prodotto sulla base delle richieste del cliente e forte attenzione all’evoluzione tecnologica.
Come abbiamo potuto constatare di persona durante una visita nella sede francese di Ducey, Chereau nel processo di produzione conserva la sua identità di azienda artigiana, per cui ogni semitrailer è assemblato in buona parte col lavoro manuale, senza rincorrere l’idea di una produzione numericamente elevata e privilegiando invece la qualità del prodotto.
Artigianalità non significa però rinuncia all’innovazione, anzi. Oggi il costruttore francese sta sviluppando diverse idee che hanno come obiettivo la diminuzione dei consumi e l’efficienza delle prestazioni nella catena del freddo. Senza dimenticare il progetto più ambizioso e futuribile, l’Hydrogen Power H2 con impiego delle celle a combustibile a idrogeno, di cui parliamo a parte.
Il costruttore francese ha attualmente tre linee di prodotto Inogam Evo, la riprogettazione del semirimorchio refrigerato di riferimento sul mercato francese che ha permesso un guadagno di quasi 430 kg di capacità di carico utile; Chereau Next, che presenta un nuovo modulo che ne consente l’accoppiamento a tutti i trattori sul mercato e utilizza la tecnologia CAN bus; Performance, che si avvale della tecnologia VIP (Vacuum Insulated Panel).
Proprio il sistema VIP, progettato e prodotto interamente da Chereau, costituisce un’innovazione rivoluzionaria: il miglior isolamento disponibile sul mercato con un coefficiente di trasmissibilità K di 0,27, riducendo al contempo il fabbisogno energetico per essere più rispettoso dell’ambiente. Con questo valore un carico a +2°C può passare a +7°C in 11 ore e 20 minuti in caso di avaria del gruppo frigo. Nella gamma Chereau Inogam Evo per lo stesso sbalzo termico alle stesse condizioni il tempo impiegato sarebbe di 3 ore e 20 minuti. Tali prestazioni sono ottenute grazie all’impiego di un pannello flessibile sotto vuoto dello spessore di 2 cm, quando finora si sarebbero dovuti utilizzare per lo stesso risultato spessori fino a 20 cm di poliuretano, 30 cm di polistirene o 40 cm di sughero. Impiegando questa tecnologia Chereau ha inoltre ottenuto la garanzia ATP per 15 anni e un risparmio di carburante per la refrigerazione di circa il 20%.

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