La nuova generazione di autocarri MAN consuma in media l’8,2% in meno rispetto alla precedente. Non è la promessa del costruttore artefice del veicolo, ma il verdetto di un test condotto da una società di certificazione indipendente, il TÜV, in maniera molto rigorosa. Più precisamente l’ente certificatore ha preso un nuovo MAN TGX 18.470 Euro 6d e un MAN TGX 18.460 Euro-6c. Quindi li ha messi alla prova per due volte su un percorso misto di 342 km (684 km totali), fatto di provinciali e di autostrade simili a quelle che affronta il 90% dei veicoli impegnati su lunghe percorrenze. Il doppio giro, invece, forniva l’occasione di alternare sui due veicoli il semirimorchio e il conducente, così da eliminare ogni possibile condizionamento della parte trainata o della mano alla guida. Alla fine, il modello di camion lanciato dal costruttore tedesco lo scorso febbraio ha consumato l’8,2% in meno della serie di cui prende il posto o, se preferite, percorre con lo stesso gasolio l’8,2% di strada in più.
In casa MAN il dato è stato accolto come una conferma. Frederik Zohm, responsabile ricerca e sviluppo di MAN Truck & Bus, ricorda infatti che «la nuova generazione di autocarri è stata sviluppata proprio in un’ottica di massima efficienza ed economicità». E quindi – aggiunge – «siamo molto lieti che tutto ciò sia stato ribadito anche da un test condotto da un’organizzazione indipendente».
Ma a cosa è dovuta tale riduzione dei consumi? Le risposte sono diverse, così come gli apporti forniti dalle varie parti del veicolo. Quella fondamentale riguarda la catena cinematica e il perfetto dialogo tra i motori D26 Euro 6d e la trasmissione TipMatic. Mentre il primo, infatti, “parla” di un turbocompressore monostadio e di maggiore efficienza termodinamica in grado di esprimersi a tutti i regimi, la seconda (adesso governata tramite una leva a destra del volante) risponde con un allungamento del rapporto al ponte a ben 2,31.
Poi ci sono contributi di due sistemi elettronici: quello del GPS MAN EfficientCruise, capace di analizzare il tragitto che si andrà a percorrere nei tre chilometri successivi e di calcolare, in base alla morfologia del territorio, marcia e velocità ottimali per sfruttare al meglio il motore, e quello del Tempomat con regolazione automatica della distanza ACC, dotato di nuove forme di intelligenza, come quella che consente di tenere più distante il veicolo che precede nel corso di una collina, così da poter far scorrere maggiormente il camion nella pendenza successiva, non avendo ostacoli “a portata di radar”.
Infine, accanto ai contributi meccanici ed elettronici, ci sono quelli aerodinamici, espressi dagli specchi retrovisori più sottili e meno impattanti sull’aria, dai deflettori sul frontale che migliorano il flusso d’aria verso radiatore e vano motore e che, tramite appositi ripartitori, la accompagnano anche sui lati, completando il lavoro dei nuovi spoiler sul tetto e delle minigonne. Anche in questo caso, quindi, l’efficienza è un gioco di squadra.
SERVIZI DIGITALI MAN: COME SFRUTTARE AL MEGLIO IL VEICOLO
Su un punto bisogna essere chiari: il TÜV conferma che la nuova generazione di autocarri MAN può risparmiare fino all’8,2% in meno rispetto alla precedente, ma è anche importante che l’autista lo conosca e lo sfrutti al meglio. Ecco perché MAN offre una serie di supporti a tale scopo. Ogni veicolo è dotato di serie di MAN Essentials, un resoconto dei dati relativi al veicolo e una chiave per valutare la guida. Su questa base, il MAN Perform aiuta a effettuare un’analisi dell’efficienza, vale a dire una sorta di preconoscenza necessaria per orientare il MAN Connected CoDriver, vale a dire un coaching personale a distanza per il conducente e che lo aiuta a sfruttare appieno il camion che gli è stato affidato.