È sotto gli occhi di tutti che le tempistiche strette per raggiungere la «carbon neutrality» fissate da Bruxelles stanno accelerando la transizione ecologica verso forme di alimentazione dei veicoli sempre più «green». Prova ne è il fatto che i costruttori stanno annunciando grandi investimenti in particolare nel settore dell’elettrificazione.
In attesa dell’affermazione della mobilità alla spina, ancora lontana dal concretizzarsi su larga scala, la realtà vede però i motori diesel ancora nettamente protagonisti, specialmente quelli di nuova generazione che si caratterizzano per notevoli miglioramenti dal punto di vista della riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2. Diversi costruttori come Scania, Renault Trucks e Man hanno di recente presentato – praticamente quasi in contemporanea – le versioni più evolute delle loro rispettive gamme da 13 litri, che brillano appunto per efficienza e sostenibilità.
Cambiano le trasmissioni, si ottimizzano i meccanismi di funzionamento della catena cinematica, vengono apportate migliorie sui sistemi di iniezione e di post-trattamento. Il camion diesel di oggi, insomma, è tutt’altra pasta rispetto ai suoi parenti del passato e con coraggio, dopo anni di demonizzazione, si sta «rifacendo avanti».
Ed è proprio a questo fenomeno, vale a dire il ritorno – o, se preferite, il nuovo volto – del diesel, a cui abbiamo voluto dedicato la copertina del numero unico di dicembre/gennaio di Uomini e Trasporti, un numero in cui è lo stesso numero uno di Scania Italia, Enrique Enrich, a ricordarci che «il diesel non va demonizzato, anche perché senza il gasolio, oggi, non si fa trasporto» (nei prossimi giorni pubblicheremo l’intervista completa).
Ma non è solo il diesel ad essere protagonista del nostro ultimo numero del 2021 (e il primo del 2022). Abbiamo dedicato infatti molta attenzione alle tante novità che bollono in pentola nel settore dell’autotrasporto, sia dal punto di vista politico che normativo, sia di prodotto che di mercato. Grande risalto, in particolare, abbiamo dato ai tavoli tecnici di confronto tra le associazioni di categoria e la viceministra Bellanova su intermodalità, autisti, regolamento comunitario e aumenti dei carburanti, ma anche alla battaglia di emendamenti tra decreti (Infrastrutture e Fiscale) con il recupero in extremis, dopo la dura protesta di Confindustria, del limite di 108 tonnellate e la divisibilità dei pezzi per il trasporto eccezionale (cancellati ai primi di novembre).
Vi raccontiamo, poi, della proposta di Assotir sulla nuova disciplina della subvezione, proposta con cui l’associazione ha sollecitato, tra i vari spunti, il recepimento delle norme di Bruxelles sul requisito di stabilimento limitando il subappalto al 20% del volume d’affari di un’impresa perché questa possa esercitare l’attività di autotrasporto merci in conto terzi.
Sempre in questo numero, anche un dettagliato resoconto dell’assemblea per i 50 anni del Gruppo Federtrasporti, un focus sulle «novità da brivido» al Solutrans di Lione e un approfondimento sulle conseguenze della pandemia sul mercato dell’energia (e in particolare sull’AdBlue).
Infine, tante anteprime di mezzi leggeri e pesanti: dal nuovo Mercedes-Benz Citan al Model Year 2022 della generazione MAN TG, dal Ford E-Transit alla nuova gamma da 13 litri di Scania. Non mancano le nostre consuete rubriche «Me l’ha detto un camionista», «Voci on the road», «Sicuri e certificati», «Ministeri & Co» e «Parole Diritte».
Leggi l’editoriale: Il Pannella dell’autotrasporto
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