Per essere più sostenibili ci si può muovere in tanti modi. Tra le azioni cosiddette virtuose, vi è anche quella di ridurre l’impronta ambientale generata dalla mole di dei vari packaging che accompagnano i tanti prodotti in vendita.
La lavorazione di pacchi eccessivamente grandi, genera un fenomeno noto come overpackaging, che di certo non agevola le operazioni di logistica, contribuendo a un più elevato costo per la gestione degli imballaggi a perdere; dal materiale utilizzato, al volume occupato, al rifiuto generato.
Voidless è una startup, avviata nel 2022 da quattro giovani ingegneri, che ha focalizzato la propria attività nella risoluzione di questo problema. L’idea è quella di realizzare dei macchinari “box on demand” di nuova generazione per creare con estrema precisione direttamente nei magazzini scatole e imballaggi su misura per ogni tipo di spedizione. I sistemi Voidless, facilmente integrabili in ogni tipologia di magazzino, consentiranno a ogni operatore logistico di realizzare in tempo reale la scatola della dimensione adeguata al prodotto da spedire.
Una intuizione che ha incontrato l’interesse di due fondi e hanno consentito alla startup di ottenere un finanziamento di 2,2 milioni di euro in un round guidato da CDP Venture Capital tramite il Fondo Corporate Partners e la società di Venture Capital italo-francese 360 Capital. I due investitori hanno partecipato all’operazione investendo 1,1 milioni ciascuno. Sino a oggi Voidless ha raccolto complessivamente 2,8 milioni di euro.
Con il crescente volume di oltre 170 miliardi di pacchi spediti nel mondo nel 2023 e una previsione di crescita annuale dell’e-commerce nei prossimi cinque anni superiore al 10% (fonte: Statista), Voidless si posiziona come un operatore chiave nei settori dell’imballaggio e della logistica, che necessitano di riduzioni degli sprechi lungo la filiera.
«Oltre ai benefici derivanti dalla riduzione dell’overpackaging, i sistemi Voidless permettono un’altra serie di vantaggi operativi per il magazzino stesso – spiega Carlo Villani, CEO di Voidless – Infatti, l’operatore logistico si verticalizza producendo internamente le scatole anziché acquistarle da terze parti e questo si traduce direttamente in un aumento della flessibilità, una semplificazione nel procurement e la possibilità di stampare su ogni singola scatola messaggi personalizzati o loghi, punto chiave per il marketing moderno».
Enrico Filì, partner del comparto IndustryTech del fondo Corporate Partners I , CDP Venture Capital ha commentato «Pensiamo che ci sia una grande opportunità nell’efficientamento e decarbonizzazione dei processi di logistica e packaging in cui operatori di mercato spinti dalla pressione dei clienti devono trovare soluzioni di immediato impatto e sufficientemente flessibili da adattarsi alle esigenze di aziende di differenti dimensioni e tassi di crescita; la soluzione di Voidless e il suo business model vanno in questa direzione. Siamo particolarmente felici di supportare un team talentuoso e giovane come quello di Voidless che in rapidissimo tempo ha sviluppato un prodotto e conquistato i primi clienti».
Lucrezia Lucotti, partner di 360 Capital, ha dichiarato «In meno di due anni, Voidless è riuscita a portare sul mercato un’innovativa soluzione di packaging on-demand, più facilmente integrabile e a basso costo rispetto alle soluzioni esistenti. Notiamo come la strategia delle aziende sia sempre più orientata ad un approccio sostenibile e orientato al cliente finale (che è sempre più attento ai temi di impatto ambientale), il tutto in linea con l’imperativo di ridurre i costi di imballaggio e di trasporto. Congratulazioni a Carlo, Daniel, Guglielmo e Mattia per questo risultato, partito letteralmente da un garage vicino al Politecnico di Milano. C’è ancora molto lavoro da fare e siamo felici di supportarli in questo percorso».
Nell’operazione CDP Venture Capital si è avvalsa della consulenza dello studio legale Dentons (avvocato Antonio Legrottaglie), lo studio legale Galaw – Giovannelli e Associati (avvocati Paola Cairoli, Gianvittorio Giroletti Angeli e Camilla Lanzafame) ha invece assistito 360 Capital mentre Startuplegal (avvocato Fabio Azzolina) ha supportato Voidless.