Un interlocutore politico affidabile, il ripristino delle risorse per l’autotrasporto, sottratte dalla legge di Bilancio, e l’applicazione delle regole (già esistenti) per la sicurezza sociale e stradale. Sono queste le richieste che Unatras, la maggiore confederazione di sigle di rappresentanza dell’autotrasporto, porterà sul tavolo con il Governo, convocato per il 26 febbraio prossimo.
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“Manifestazioni mediatiche servono solo alla visibilità di qualche realtà in cerca di consensi che non ha nella categoria”, tuona in un comunicato Paolo Uggè, Presidente di Unatras, forse riferendosi al Tir Lumaca organizzato a Roma lunedì 17 febbraio da Trasportounito e facendo già intravedere una spaccatura nel fronte delle associazioni che mercoledì prossimo siederanno dall’altra parte del tavolo al ministero di Porta Pia.
“Si prende atto con piacere che i temi del trasporto su gomma tornino all’attenzione del Governo– continua la nota – Ma le chiacchiere e gli impegni verbali non bastano più. Unatras richiede i fatti ed il rispetto!”. In particolare la confederazione punta il dito contro “provvedimenti che non sono mai divenuti operativi” chiedendone l’immediata applicazione.