Un accordo fra la società di servizi logistici Zanardo e il terminal intermodale Fernetti, vicino a Trieste, ha aperto il collegamento ferroviario con treni merci dall’Italia alla Cina, via Transiberiana. La distanza da percorrere scende a 11.000 km contro i 22.000 della circumnavigazione marina. I primi container sono già arrivati a destinazione in tempi brevi e a costi controllati, senza contare il minor impatto ambientale. Se infatti tra partenza e arrivo con la nave si impiegano 50 giorni door-to-door, con il treno si impiegano 30 giorni, che dovrebbero scendere a breve a 21. Per certe tipologie di merce significa ridurre le scorte di magazzino e inoltre per la merce che si ferma in Russia, il treno ha un costo inferiore rispetto alla strada e opera regolarmente per 12 mesi all’anno, con tempi di 12-14 giorni, riducibili a 6-10 giorni. Ma anche per la merce destinata o proveniente dalla Cina, il treno, pur costando di più, garantisce regolarità di prezzo, mentre i noli marittimi hanno variazioni anche del 300%. L’utilizzo del treno è conveniente per merci ad alto valore aggiunto, come i componenti automotive e elettronici.
L’accordo inserisce il terminal di Fernetti nella rete dell’operatore austriaco Far East Landbridge, che collega Germania e Nord della Cina via Polonia e Russia. Il servizio italiano, ancora in fase di collaudo, prevede partenze dei treni tutti i mercoledì da Fernetti, il terminal intermodale che recentemente ha visto l’inaugurazione di un chilometro di binari che lo collega alla stazione di Villa Opicina, a pochi chilometri dal confine con