Va bene che le disgrazie non vengono mai da sole, ma la situazione che si sta creando sui valichi alpini sembra scritta da un registra sadico. Dopo i divieti di circolazione austriaci che l’Europa non riesce a far rientrare, dopo il blocco del Frejus, soltanto parzialmente riaperto, costringendo comunque a rinviare i lavori sul traforo del Monte Bianco, anche la galleria del San Gottardo è chiusa al traffico. La principale infrastruttura stradale che collega l’Italia al resto d’Europa attraverso la Svizzera, infatti, è stata interrotta a tempo indeterminato. La ragione è presto detta: sulla volta è stata individuata una crepa di 25 metri di lunghezza che si trova – puntualizza un comunicato dell’Ustra (Ufficio federale delle strade) – «in prossimità del portale nord della galleria», dove «alcune parti superficiali di calcestruzzo si sono staccate dalla soletta e sono cadute sulla carreggiata». Senza comunque causare conseguenze.
Fino a quando durerà lo stop non è stata ancora indeterminato perché per ora «i responsabili dell’Ufficio federale delle strade stanno lavorando intensamente per determinare l’entità del danno e ripararlo».
A questo punto le deviazioni spingono obbligatoriamente verso l’imbocco della A13 del San Bernardino e quindi verso il Passo del Gottardo.
Peraltro, dallo scorso agosto anche l’alternativa ferroviaria è in parte compromessa in quanto la galleria di base del San Gottardo è aperta ai soli treni merci a senso unico alternato.
Una panoramica sui valichi alpini: un podcast di K44 – La voce del trasporto
Sul tema dei valichi alpini, quindi non soltanto francesi, ma anche svizzeri e austriaci, vi invitiamo all’ascolto del podcast di K44 – La voce del trasporto, pubblicato proprio in questi giorni.