C’è stato un piccolo riassunto della guerra in corso in Ucraina ieri sera lungo l’autostrada A4. Anzi, più precisamente di quella che dal 2014 si combatte all’interno dei territori separatisti del Donbass, in cui già nel maggio di quell’anno si era svolto un referendum sull’indipendenza della regione fortemente criticato dallo Stato centrale. In un’area di servizio di Sebino Sud, tra Rovato e Palazzolo, in provincia di Brescia, due autisti ucraini, uno di 47 e l’altro di 34 anni, hanno parcheggiato i loro camion non troppo distanti intorno alle 19. Poi, mentre insieme ad altri colleghi si stavano attrezzando per la cena si sono messi a parlare e ovviamente l’argomento di discussione è finito sulla guerra in corso. Ma in pochi minuti il confronto verbale si è acceso in maniera violenta, anche perché uno dei due, quello più giovane, era originario del Donbass e quindi aveva idee completamente opposto a quelle dell’altro, di posizioni filogovernative.
Alla fine tutto è degenerato quando il 47enne ha estratto un’arma da taglio e ha inferto al 34enne almeno tre coltellate ai reni e all’addome, lasciandolo a terra sanguinante. L’arrivo dei soccorsi gli ha praticamente salvato la vita, anche se, anche dopo il ricovero in ospedale a Brescia, le sue condizioni sono apparse critiche al punto da consigliare 40 giorni di prognosi.
L’altro è stato prima fermato e poi, dopo ore di attesa per trovare un interprete – visto che parlava, oltre all’ucraino, un inglese decisamente approssimativo – è stato accusato di tentato omicidio e di porto illegale di coltello.
