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Un camion giallo pieno di hashish venne giù insieme al ponte Morandi

È quanto emerge da un’intercettazione della DDA di Reggio Calabria in cui si sentono due malavitosi che si mettono d’accordo per recuperare quel veicolo con allestimento frigo completamente giallo. Anche perché il suo carico valeva 10 milioni di euro. La scelta del frigo si intuisce: è un allestimento più protettivo della centina. Un po' meno il colore del camion...

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Chissà cosa avranno pensato i boss dei clan calabresi quando alle 11:36 del 14 agosto 2018 hanno saputo che era venuto giù il ponte Morandi a Genova e che nel crollo era stato coinvolto un camion giallo che trasportava per loro conto dell’hashish per un valore di mercato di circa 10 milioni di euro? Il fatto è emerso indirettamente da un’ordinanza della Procura di Reggio Calabria relativa all’operazione «Blu notte» della Dda di Reggio Calabria, che peraltro ha portato all’arresto di 47 persone e 93 indagati. Nel testo dell’ordinanza si fa riferimento a un’intercettazione in cui si sentono le voci di due indagati – uno calabrese e l’altro campano – che parlano con concitazione di quanto accaduto a Genova quella vigilia di ferragosto. Uno dei due – quello che sembra dotato di maggiori capacità di influenze – spiega all’altro che «è caduto un Eurocargo giallo» e che se va al secondo pilone «lo vedi benissimo perché è giallo, con una cella frigorifera. Hanno detto che l’avevano confiscato, ma ora lo hanno spostato da Latina a Frosinone e c’è la possibilità di andarlo a prendere. Ci vuole un carrellone e lo porto direttamente in Calabria».
Quindi, l’uomo quantifica la partita di hashish in 900 chili, spiega che a chi l’aveva acquistata è stato detto che è andata perduta e informa il suo interlocutore che dispone delle entrature – diciamo così – per poterla recuperare. Quindi, l’intercettazione sembra la premessa a un tentativo tra due soggetti di fare insieme un affare, conferendo l’uno l’idea e l’organizzazione e l’altro il lavoro fisico di recupero. Se poi l’operazione andasse a buon fine spartirebbero tutto a metà.

La cosa evidentemente non è andata a buon fine, ma insegna comunque due cose: che nei traffici di droga in cui utilizza un camion, per l’allestimento si privilegia sempre il frigo, perché ovviamente è meno vulnerabile di una centina; che negli affari di droga i calabresi dispongono di capacità logistiche-organizzative più elevate dei campani. O meglio, la ‘ndragheta vanta maggiori entrature della camorra.
Non si capisce invece una cosa: ma perché uno che deve trasportare 900 chili di droga utilizza un camion giallo?

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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