Niente più carta e quindi meno code e tempi di attesa per accedere al porto di Trieste. È la conseguenza progetto di digitalizzazione delle procedure doganali del porto di Trieste, reso possibile da un protocollo d’intesa siglato il 12 ottobre 2020 fra l’Agenzia delle Dogane dei Monopoli e l’Autorità Portuale del Mare Adriatico Orientale, divenuto operativo in via sperimentale qualche giorno fa. La piccola rivoluzione passa dal preavviso di arrivo delle merci che adesso diventa lo strumento principale per l’accesso al porto.
«La digitalizzazione è una delle sfide più importanti per il porto di Trieste e per i porti del futuro” afferma Zeno D’Agostino, presidente dello scalo giuliano, il quale sottolinea come questo progetto renderà il porto uno dei più competitivi non solo a livello nazionale ma anche europeo.
Quali allora i vantaggi derivanti dalla dematerializzazione delle operazioni di controllo e per l’autorizzazione delle movimentazioni delle merci? Sicuramente un’accelerazione dei tempi di arrivo ed entrata nelle aree portuali e una conseguente decongestione dei varchi portuali. A questi vantaggi, poi, si aggiungeranno, con un consolidamento della procedura, l’automatizzazione delle procedure e, quindi, controlli doganali e logistici immediati dei flussi di merci con rilevanza doganale.