La provincia di Trento è una sorta di capitale dell’autotrasporto merci. Soltanto in questo territorio risultano iscritte all’Albo degli autotrasportatori 913 imprese. In più è anche una zona di transito, attraversata cioè da veicoli – spesso stranieri – diretti oltre frontiera. Insomma, qui si trasporta tanto, ma – stando ai dati diffusi dal Comune di Trento, basati sui controlli della polizia locale – si infrangono anche tanto le normative. Un dato in tal senso è eloquente: dopo aver controllato 762 veicoli sono state emessi 357 verbali. Si potrebbe dire, un verbale ogni due veicoli, ma non è esattamente così, perché spesso un veicolo commette più infrazioni.
Ma la cosa che maggiormente colpisce è la tipologia delle infrazioni commesse e le conseguenze che generano. Perché, stando ai dati diffusi dal Comune di Trento, il 77,7 per cento delle infrazioni è riferito a a violazioni della normativa sui tempi di guida e di riposo. Per la precisione, 42 verbali riguardano il tachigrafo manomesso/alterato, 14 la manomissione dei sigilli, 54 l’uso di tachigrafo non conforme (perché alcuni componenti sono stati sostituiti in maniera impropria), 96 l’omesso inserimento della carta conducente nel tachigrafo e 71 la circolazione con tachigrafo non funzionante.
Infrazioni anche gravi, che hanno determinato sanzioni pesanti. Le patenti sospese sono state 179, di fermi amministrativi se ne contano 11 e i sequestri di dispositivi capaci di alterare le registrazioni dei tachigrafi (per dirla gergalmente, i «taroccamenti») sono stati 37.
Abbiamo puntualizzato che spesso uno stesso veicolo si è macchiato di più colpe e in effetti sommando tutti quelli multati si arriva in totale a 260. Di questi veicoli, quasi il 75 per cento, per la precisione 193 sono veicoli immatricolati all’estero e tutti insieme hanno versato all’amministrazione più di 180 mila euro. Un numero così cospicuo che in molti casi ha indotto il Comune a segnalare direttamente all’Unione europea alcune gravi carenze nelle carte tachigrafiche rilasciate da molti paesi europei (per esempio, in Slovenia, Olanda e Polonia) o anche extra-europei (per esempio, Russia, Turchia e Albania) in quanto non rispettano i requisiti tecnici stabiliti dai regolamenti.
Le sanzioni a carico degli italiani sono state complessivamente 67 e di queste soltanto 5 riferite a veicoli immatricolati nella provincia di Trento.
Altra curiosità: nella competizione tra violazioni, l’uso del cellulare alla guida (7 casi) batte il superamento dei limiti di velocità (6 casi).
Infine, va puntualizzato che l’estensione della sanzione all’azienda di autotrasporto è scattata soltanto in 33 casi; negli altri evidentemente è stato soltanto multato l’autista.