Il 27 maggio è stata una giornata nera per l’autotrasporto. La tragedia ha infatti colpito tre camionisti tutti originari del Trentino, in due incidenti che ne hanno purtroppo causato la scomparsa.
Il primo episodio è avvenuto in mattinata lungo la strada regionale SR11, a Peschiera del Garda all’altezza dello svincolo per Rovizza. I due autoarticolati coinvolti si sono scontrati frontalmente e hanno preso fuoco, coinvolgendo nel sinistro anche altre due autovetture con due persone ferite in modo non grave. Per i due autisti dei veicoli – Roberto Renzo Leita di 65 anni, residente a Ischia di Pergine Valsugana, e Costel Blanaru di 53 anni, di origine rumena – non c’è stato nulla da fare. Lavoravano per due imprese di autotrasporto trentine di Ala e Lavis.
Il secondo incidente, anch’esso mortale, si è verificato nel tardo pomeriggio a Scurelle, nella Valsugana. Natalino Paradisi, autista 55enne, è stato travolto a camion fermo da una sponda caduta dal suo veicolo. Secondo quanto ricostruito il camionista aveva trasportato delle ramaglie sul suo mezzo adibito ad accogliere tronchi. Per rendere più semplice il trasporto aveva montato delle sponde di un altro mezzo, legandole con delle funi. Una volta consegnato il materiale si è fermato nel piazzale per smontarle: salito sul cassone, ha slegato una fune, ma l’altra corda non ha tenuto e la sponda, del peso di 3-400 kg, l’ha travolto schiacciandolo. Sul posto il camionista era da solo e il suo corpo è stato scoperto solamente verso le 20 da alcuni giovani operai che hanno visto il camion incustodito.
A causa dei due tragici eventi la Filt Cgil di Trento ha chiesto la convocazione immediata di un Tavolo provinciale di coordinamento sulla salute e sicurezza per aumentare la prevenzione e i controlli sul lavoro nell’autotrasporto, con maggiori investimenti in formazione e sanzioni più severe. La Uiltrasporti ha ribadito inoltre la necessità che il lavoro dell’autista di camion venga fatto rientrare tra le attività usuranti.
Il tema della sicurezza, rilanciato da questi funesti eventi, sarà al centro del numero monografico di Uomini e Trasporti che uscirà la prossima settimana, interamente dedicato alla sicurezza, all’introduzione obbligatoria degli Adas da luglio 2024, alla riforma del Codice della strada e alle carenze infrastrutturali, causa non secondaria di aumento della sinistrosità.