L’energia costa. Oggi più che mai. Però, in alcuni casi è necessaria: se si trasportano prodotti surgelati o freschi, che hanno bisogno di viaggiare a una determinata temperatura, non è possibile tenerli invece a temperatura ambiente. A maggior ragione con il clima di questi giorni. Ma questa è soltanto logica. Perché chi trasporta professionalmente sa benissimo cosa si rischia a trasportare prodotti freschi in condizioni non idonee.
Lo ha provato sulla sua pelle un autista brianzolo, alle dipendenze di un’azienda di Seveso (MB), che nel fine settimana scorso è stato fermato dalla polizia stradale di Viareggio all’area di servizio Versiglia Est, lungo la A12 Genova-Rosignano. L’autocarro poteva viaggiare nel week end e proprio per questo aveva il pannello adesivo che individua chi è autorizzato a trasportare prodotti alimentari deteriorabili. La missione da portare a termine prevedeva in particolare un carico a Bologna e quindi due scarichi parziali a Massa e a Pontedera (PI).
Senonché quando gli agenti sono andati a verificare cosa avesse nel rimorchio frigo, hanno trovato un po’ di tutto, da succhi di frutta a tuberi di vario tipo, ma soprattutto in mezzo a queste merci un po’ alla rinfusa c’erano anche carne e pesce congelati. O meglio, prodotti partiti congelati e che poi strada facendo avevano iniziato a il processo di scongelamento, reso evidente da uno strato di condensa.
A quel punto la polizia ha interpellato per le verifiche anche la ASL di Pisa, che effettivamente ha riscontrato che quelle merci congelate sarebbero dovute essere trasportate a una temperatura sotto allo zero. Ragion per cui la stessa ASL ha chiesto la distruzione istantanea della merce, mentre gli agenti hanno multato l’autista con una sanzione che sfiorava i 2.000 euro. Così almeno un brivido è entrato nel veicolo: quello che gli correva lungo la schiena.