Dati tutto sommato incoraggianti quelli del mercato italiano dei trasporti nel secondo trimestre 2020. Sulla base delle indicazioni fornite dal Barometro dei trasporti Timocom, la situazione nella Penisola mostra un incremento significativo del rapporto carichi-mezzi sul mercato interno e nelle relazioni con Francia e Germania, i Paesi economicamente più importanti. Modesto invece l’andamento generale nei traffici con il Continente nel suo complesso: una percentuale del 22% non può soddisfare, anche perché si tratta di un dato stazionario da aprile e che si colloca 15 punti sotto il periodo corrispettivo del 2019 (ovviamente è l’effetto della pandemia che si trascina).
Al contrario il rapporto tra carichi e mezzi su suolo italiano si è risollevato dal 30:70 di aprile, punto più basso dell’anno, fino all’attuale 56:43 e queste sono sicuramente buone notizie. Come per certi versi tranquillizza l’ottimo rapporto con la Francia (57:43), la solidità dei traffici con la Germania (50:50) e il buon 37% di una Spagna in ripresa, cifre confortanti legate alla riapertura delle frontiere.
Infine per quanto riguarda le entrate, protagoniste la sorprendente Croazia (57:43) e l’Austria (50:50), seguite da Repubblica Ceca (47:53) e Polonia (45:55).
Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, il mercato tiene e non è crollato ulteriormente, ma segnali di ripartenza – eccezion fatta per i casi indicati – al momento se ne vedono pochi, anche perché i mesi storicamente forti sono alle spalle. Di contro, l’andamento del mercato italiano è comunque migliorato – avvicinandosi sempre più ai livelli dell’anno precedente – nei mesi di maggio (-53% rispetto al 2019) e giugno (-23%), confermando in questo la tendenza europea. A fine giugno poi la differenza rispetto allo stesso mese dell’anno precedente si era ridotta al -17% e adesso a fine luglio al -15%, come detto, per cui sperare in un’ulteriore risalita non è proprio utopia.
La situazione europea – La pandemia ha fatto registrare in tutto il Continente un forte calo nei servizi di trasporto in aprile e maggio, periodi – come dicevamo – tradizionalmente caratterizzati da alti volumi di carichi. Il Barometro nel secondo trimestre 2020 ha evidenziato una flessione dei carichi pari al 45% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche nel solitamente florido territorio tedesco l’intero trimestre ha fatto segnare un netto calo, nell’ordine del 49% rispetto al 2019. Addirittura in aprile le perdite di carichi legate all’emergenza coronavirus si erano attestate a -67% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma da maggio in poi, per fortuna, il mercato continentale si sta riprendendo, tanto da far affermare a Gunnar Gburek, portavoce di Timocom, che «le cifre da noi recentemente rilevate ci inducono a credere che il settore della logistica si sia già lasciato alle spalle il picco negativo». Concretamente, a giugno nei 44 Paesi europei presi in esame dal Barometro si è registrato un aumento dei carichi pari al 69% rispetto a maggio. «Non è dato sapere se l’attuale ripresa sarà di ampio respiro – ha commentato Gburek – Tuttavia l’andamento corrente consente al settore di guardare con maggiore fiducia alla seconda metà dell’anno».