Il 1° marzo ha tagliato ufficialmente il nastro il nuovo parcheggio sicuro e protetto dedicato agli autisti di camion presso l’Interporto Quadrante Europa di Verona. Si tratta di un’infrastruttura estesa per ora su circa 5.500 metri quadri e in cui trovano posto 42 stalli per veicoli pesanti, un’area di manovra e zone di transito per mezzi e pedoni. Il parcheggio risponde ai requisiti di sicurezza, qualità e connettività previsti dagli standard europei, vale a dire dispone di impianti di illuminazione a led, di sistemi di telecamere, di recinzioni e barriere antintrusione. Rispetto alla certificazione Esporg (l’associazione europea per le aree di sosta sicure e protette per gli autotrasportatori), otterrà il livello «Bronzo». In più è collegato con la rete telematica del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, così da rendere pubbliche le informazioni relative ai posti disponibili e da facilitare le prenotazioni e gli accessi.
I lavori per la realizzazione del parcheggio sicuro e protetto sono iniziati nel 2021 e terminati alla fine dello scorso anno, sono costati 1,1 milioni di euro, finanziati sia a livello nazionale che europeo. Per la precisione tramite la partecipazione al bando del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 2020 destinato allo sviluppo degli interporti, Consorzio ZAI ha ottenuto un finanziamento di 550.000 euro. Ulteriori 210.000 euro sono stati assicurati tramite il progetto europeo «Pass4Core», a cui collaborano anche il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tramite il Comitato Centrale dell’Albo Autotrasportatori.
Ma non è tutto. Perché proprio quest’ultimo progetto prevede, tramite un finanziamento di circa 27,5 milioni di euro, di arrivare a realizzare 1.357 stalli per mezzi pesanti distribuiti su 13 aree sicure, frutto di una riqualificazione di oltre 300.000 metri quadri.
All’inaugurazione del parcheggio erano presenti il vicepresidente regionale Elisa De Berti, il presidente di Consorzio Zai Matteo Gasparato, il presidente della Provincia di Verona Flavio Massimo Pasini e il vescovo Domenico Pompili.
