Per la Svizzera il 2021 sarà ricordato sicuramente come una delle annate di più grande soddisfazione a livello sportivo. L’exploit agli europei di calcio, con la clamorosa e storica vittoria negli ottavi di finale contri i più blasonati «cugini» francesi, ma soprattutto il bottino di 13 medaglie vinte alle olimpiadi di Tokyo (solo a Helsinki nel 1952 la Svizzera aveva fatto meglio) rappresentano sicuramente i risultati più altisonanti raggiunti dal Paese transalpino in campo sportivo.
C’è un altro record, però, che merita attenzione e che di solito non trova così facilmente spazio in vetrina. Eh no, questa volta non parliamo di sport, ma di trasporti. Secondo quanto annunciato dall’Ufficio federale dei trasporti elvetico (Uft) nel suo rapporto semestrale, il trasporto ferroviario ha esteso la sua quota nel traffico merci attraverso le Alpi raggiungendo, con il 74,4%, la quota più elevata mai registrata negli ultimi 25 anni. Un risultato decisamente importante, considerato il crollo dell’anno scorso dovuto alla pandemia da coronavirus.
Tra l’altro, rispetto allo stesso periodo del 2020, le merci transitate sulle Alpi sia su binario che su pneumatico sono cresciute del 15,5% e anche rispetto alla prima metà del 2019 si è registrato un aumento. Insomma è una notizia di rilievo, perché ciò significa che il traffico merci transalpino si è ripreso dalla crisi innescata dalla pandemia.
Ma quali sono i motivi di questa crescita? L’Uft precisa che questo eccezionale exploit dei trasporti va ricercato nel completamento di AlpTransit, con l’apertura a fine 2020 della galleria di base del Ceneri, e nella realizzazione del corridoio ininterrotto di 4 metri.
Nel complesso la ferrovia ha aumentato la sua quota nel traffico merci attraverso le Alpi di 3 punti percentuali. Va precisato comunque che questa evoluzione è stata favorita anche dagli aiuti finanziari che diversi Paesi europei hanno concesso durante la pandemia per sostenere il traffico ferroviario.
Ricordiamo a questo proposito che l’AlpTransit è uno dei più grandi progetti infrastrutturali nel settore dei trasporti intrapreso dalla Svizzera negli ultimi decenni, un progetto che ha l’obiettivo di rendere più efficienti le vie di transito tra il Nord e il Sud dell’Europa e più in generale di trasferire il traffico transalpino dalla gomma al ferro. E ciò anche per rendere l’attraversamento delle alpi più sostenibile, portando grandi vantaggi all’ambiente e alla qualità dell’aria.