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Superstrada Fi-Pi-Li: la Regione va avanti sul pedaggio per i camion; Pisa vota contro

Contrari anche Forza Italia, Lega e CNA. Se passasse l'ipotesi del pagamento, il ticket sarebbe operativo dal 2026, mentre la costituenda società di gestione Toscana Strade diventerebbe operativa dal 2025

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La superstrada Firenze-Pisa-Livorno diventerà a pedaggio per i camion? Il presidente della Regione, Eugenio Giani, e l’assessore ai trasporti, Stefano Baccelli, non hanno dubbi in proposito. Anzi, dopo un sopralluogo ai cantieri dell’arteria, hanno chiesto al Consiglio regionale di accelerare sull’iter per far nascere la Toscana Strade spa, società partecipata al 100% dalla Regione, che si occuperà appunto della gestione della Fi-Pi-Li. La nuova società potrebbe diventare operativa nel 2025. Insomma, dal loro punto di vista sembra cosa fatta.

La novità più gravosa per l’autotrasporto sarà ovviamente l’introduzione del pedaggio per i veicoli pesanti. E questo nonostante la fortissima opposizione degli autotrasportatori e delle forze politiche del centrodestra. Secondo Giani, infatti, «i camion contribuiscono in maniera molto maggiore al deterioramento della strada, come dimostrò la frana a Lastra a Signa del 2021».

Un pedaggio stimato di 12 euro

Per il pedaggio, si pensa ad una cifra pari al 70% circa di quello che costerebbe un simile chilometraggio in autostrada. Quindi per l’intera tratta il costo complessivo potrebbe aggirarsi intorno ai 12 euro.

Inoltre, tra multe da autovelox e pedaggi – secondo le stime della Regione – Toscana Strade potrebbe avere a disposizione oltre 20 milioni di euro l’anno da destinare a manutenzione e investimenti, oltre al fatto di portare alcuni veicoli industriali a preferire l’autostrada A11 Firenze-Mare, col doppio effetto di diminuire il traffico sulla Fi-Pi-Li e l’usura della strada.

Per il pedaggio, solo per Tir e senza caselli, con sistemi satellitari ancora da studiare, si andrebbe con ogni probabilità al 2026.

La corsia di emergenza

Nel frattempo si stanno portando avanti lavori di allargamento della carreggiata della superstrada (di circa tre metri), con la creazione anche di una corsia di emergenza, del costo di tre milioni e ottocentomila euro stanziati dalla Regione.

Ma il Consiglio provinciale di Pisa dice no

Ieri però il Consiglio provinciale di Pisa si è espresso contro la costituzione di Toscana Strade e l’introduzione di pedaggi. «Il Consiglio – si legge in un comunicato del presidente della Provincia, Massimiliano Angori – chiede di non appesantire economicamente… i trasporti merce, con ricadute sui costi dei consumatori, e di trovare modalità di finanziamento degli investimenti alternative al pedaggio, anche proseguendo nel dialogo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per ottenere maggiori risorse per le strade regionali. Inoltre abbiamo chiesto formalmente alla Regione l’istituzione di un comune tavolo di concertazione, al fine di garantire il mantenimento alla Provincia dell’attuale livello di risorse previsto per gli enti accertatori».

Contrari anche Forza Italia, Lega e CNA

Non mancano comunque le voci di dissenso sull’ipotesi regionale, soprattutto perché non esistono strade a pedaggio selettivo in Italia e pertanto ci sono forti dubbi di legittimità.

«Non è tassando il mondo del trasporto merci che si risolvono i problemi di una strada regionale per la quale sono stati spesi 43 milioni di euro in 3 anni, senza che disagi e code siano diminuiti – ha detto il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Marco Stella – Gli enti locali non possono trattare gli autotrasportatori come un bancomat per tappare le buche e finanziare la nascita dell’ennesimo carrozzone pubblico».

«I mezzi pesanti percorrono la superstrada non per convenienza – ha aggiunto Stella – ma per soddisfare le necessità degli insediamenti produttivi che si sono sviluppati lungo la Fi-Pi-Li e che quotidianamente hanno bisogno di ricevere e spedire merce. Siamo fermamente convinti che alla superstrada occorra una manutenzione importante: non si può far cassa con gli autovelox, non si possono punire i trasportatori. Questa arteria attraversa il distretto conciario più importante d’Italia, che vale 4,5 miliardi di euro, con 1.600 addetti. Perché penalizzare i mezzi pesanti e di conseguenza la competitività delle nostre aziende?».

«Il tema del pedaggio per i mezzi pesanti sulla disastrata Fi-Pi-Li è un argomento che periodicamente torna alla ribalta – ha aggiunto Elena Meini, capogruppo in Consiglio regionale della Lega – Vogliamo solo ricordare al Governatore come il 70% degli introiti del ticket servirebbero per pagare il personale e rimarrebbe ben poco per le fondamentali opere di restyling dell’arteria. La costituenda Toscana Strade avrà, per quel che ci compete, la strada tutta in salita, faremo il massimo per contrastare questo assurdo progetto”.

«Il pedaggio è arbitrario sotto tutti i punti di vista – ha poi concluso Luca Tonini, presidente di Cna Toscana – Innanzitutto perché si dovrebbe pagare solo quando un’opera è terminata e fornisce tutti i servizi necessari, e attualmente non è così. In secondo luogo perché si tratta di un pedaggio selettivo rivolto solo a tir e bus oltre i nove posti, una fattispecie di cui non ci sono precedenti. Infine perché i soldi raccolti con pedaggi e multe sarebbero del tutto insufficienti per sostenere i costi della risistemazione della strada. Siamo perciò fermamente convinti, e lo abbiamo detto in ogni sede, che si tratta di una misura iniqua e ingiusta».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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