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Si incaglia, a un anno da Suez, un’altra portacontainer della Evergreen

Era il 23 marzo 2021 quando la Ever Given rimase bloccata lungo il canale di Suez, creando un ingorgo di oltre 400 navi e una violenta scossa alla logistica mondiale. A un anno di distanza tocca alla Ever Forward, appena più piccola della sua gemella (334 metri di lunghezza), rimasta incagliata nella baia di fronte a Baltimora. Ma il transito delle navi non si è interrotto

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A un anno di distanza dall’incagliamento della megaportacontainer Ever Given nel canale di Suez, un’altra nave della Evergreen è rimasta incagliata. Si chiama Ever Forward  ed è bloccata a Chesapeake Bay, di fronte alla baia di Baltimora, dal cui porto (per la precisione il Seagirt Terminal) era partita domenica notte diretta a Norfolk, Virginia.

Quali conseguenze abbia determinato l’incagliamento per ora non è ancora chiaro, anche se gli organi di informazione statunitensi escludono che ci siano morti o feriti. In termini logistici, poi, la nave, rimasta incagliata per circa 25 piedi (qualcosa meno di otto metri), non ostruisce il transito delle altre imbarcazioni lungo il canale, anche se a tutte è stato imposto di rallentare la velocità nel momento dell’incrocio.

Si tenga presente che la Ever Forward necessita di circa 43 piedi d’acqua per navigare, mentre la profondità marina nell’area in cui si è incagliata in questo momento è intorno ai 25 piedi con dossi che arrivano fino a 17 piedi.

Stiamo parlando di una portacontainer un po’ più piccola della Ever Given, visto che è lunga 1.096 – vale a dire 334 metri – al posto dei 1.312, anche se battono entrambe bandiera di Hong Kong

Visto che la portacontainer è riferita alla stessa proprietà della Ever Given si potrebbe ipotizzare una facilitazione dovuta a quell’esperienza. Ma gli esperti la escludono, perché ogni episodio di questo tipo ha una sua dinamica e quindi delle soluzioni proprie

Ricordiamo che nel caso della Ever Given, bloccata nel canale Suez il 23 marzo dello scorso anno, si crearono conseguenze più rilevanti, non fosse altro perché si creò un ingorgo di oltre 400 navi. Da allora, molte di queste hanno preferito cambiare rotta e doppiare il capo di Buona Speranza (quindi circumnavigare l’Africa) piuttosto che affrontare nuovamente il transito attraverso il canale egiziano.

Allora, poi, ci volle quasi una settimana di dragaggi e scavi e anche il contributo del rimorchiatore Carlo Magno, costruito nei cantieri navali di Rosetti Marino a Marina di Ravenna.

Al tempo necessario per liberare la nave, in quel caso si aggiunge anche quello del successivo sequestro, operato dalle autorità egiziane a partire dal 13 aprile 2021. Dopo queste trafile la Ever Given riuscì ad arrivare a Rotterdam il 29 luglio con più di 20.000 container a bordo, vale a dire 106 giorni dopo l’incagliamento.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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