L’obbligo delle cinture di sicurezze è tra le misure di protezione più importanti in caso di incidente stradale, ma si rispetta ancora poco. Secondo i più recenti dati forniti da Roadpol, il network europeo delle polizie stradali, su 1.256.932 veicoli ispezionati, tra mezzi leggeri e pesanti, sulle strade del continente nell’arco di una settimana del mese di marzo scorso, sono state rilevate 94.771 infrazioni relative al mancato uso delle cinture di sicurezza. Si tratta di un tasso di violazione del 13,4%, simile a quello fatto registrare dalla stessa operazione della Roadopol un anno fa.
Jana Peleskova, responsabile del gruppo di lavoro operativo Roadopol e membro della polizia della Repubblica Ceca, ha sottolineato l’importanza fondamentale dell’applicazione delle cinture di sicurezza per la sicurezza stradale, commentando così i risultati ottenuti dall’operazione: «Questi numeri sottolineano il ruolo vitale del rispetto delle cinture di sicurezza, poiché a quanto pare troppi conducenti e passeggeri continuano a trascurare questa misura di sicurezza fondamentale. È bene ricordare che le cinture di sicurezza non solo impediscono l’espulsione dal veicolo e il disorientamento al momento dell’impatto, ma riducono anche il rischio di collisione con i componenti interni, come il volante o il cruscotto».
Il rapporto Roadpol arriva a esattamente a un mese di distanza dalla pubblicazione dei risultati di un’altra operazione che il network delle polizie stradali europee aveva condotto solo sui mezzi pesanti (ne abbiamo parlato qui), da cui emergevano altri dati preoccupanti e cioè l’elevato tasso di infrazioni per i camion (superamento dei tempi di guida, delle impostazioni o manipolazioni del tachigrafo, della velocità e delle infrazioni tecniche, ecc.), pari al 34% (+41% rispetto al 2023). In pratica, è stata riscontrata una violazione su 1 camion ogni 3 controllati.
