I ponti stradali e in generale le infrastrutture, si sa, sono soggetti sia agli effetti dell’invecchiamento che dell’aumento dei carichi derivanti dal traffico. Per questo motivo è di fondamentale importanza monitorarli costantemente, al fine di condurre valutazioni continue delle strutture per garantire la sicurezza degli utenti e permettere una manutenzione preventiva.
Proprio nel campo della valutazione strutturali dei ponti si è giunti a una pietra miliare. Osmos Group SA, filiale di Eren Groupe specializzata in ingegneria e monitoraggio strutturale delle costruzioni, ha annunciato infatti di aver appena ultimato la valutazione del suo sistema WiM+D su un viadotto situato in provincia di Matera, dove un dispositivo di monitoraggio ha permesso di misurare il carico del traffico e di valutare la salute strutturale del ponte.
Da Osmos sottolineano che si tratta di una «prima mondiale di particolare importanza nel contesto attuale dove i crolli dei ponti avvengono sempre più frequentemente a causa del costo e della complessità della manutenzione».
Ma come funziona esattamente il monitoraggio? Grazie a una serie combinata di sensori, telecamere e software per migliorare il controllo del traffico, il sistema permette di eseguire la pesatura dei mezzi in transito, utilizzando l’impalcato del ponte come una bilancia per il rilevamento e la caratterizzazione dei carichi da traffico, e valutare la salute strutturale del bene attraverso l’analisi combinata di deformazioni e vibrazioni. In sostanza, ogni mezzo pesante in transito sul ponte attiva la registrazione dei dati di deformazione e vibrazione, che vengono ulteriormente analizzati ai fini del monitoraggio della struttura in calcestruzzo, in combinazione con il riconoscimento della targa del veicolo.