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L’Iraq è il 78° Paese entrato nella Convenzione TIR

L’adesione della Repubblica asiatica contribuirà a incrementare il commercio e lo sviluppo economico del Paese

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L’Iraq, Paese giovane (il 35% della popolazione ha meno di 15 anni), ricco di potenzialità che vanno oltre le riserve di idrocarburi e importante crocevia di diverse rotte commerciali in Medio Oriente, è diventato il 78° Paese ad aderire alla Convenzione TIR delle Nazioni Unite.
Con questa adesione la Repubblica asiatica rafforza il suo ruolo strategico di hub di transito e sostiene la visione economica del Paese in crescita anche in settori non collegati al petrolio.
Il segretario generale dell’IRU, Umberto de Pretto, ha commentato positivamente i’ingresso del Paese asiatico al sistema TIR «Questo sviluppo permetterà all’Iraq di realizzare il suo enorme potenziale come hub commerciale regionale, sostenendo la connettività est-ovest e nord-sud» aggiungendo che «L’adesione dell’Iraq alla Convenzione TIR è un’occasione d’oro per confermare la disponibilità del Paese a sfruttare il potenziale del commercio internazionale per sostenere la crescita economica e guidare la prosperità e lo sviluppo».

Riconosciuto a livello mondiale per i suoi elevati standard di sicurezza e la sua efficienza, il sistema TIR si sta rapidamente espandendo in Medio Oriente. Dall’Oman e gli Emirati Arabi Uniti all’Arabia Saudita, e più recentemente in Qatar, il carnet TIR sta già riducendo in modo significativo i tempi di attraversamento delle frontiere e incrementando il commercio in quest’area.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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