La Russia è sempre più isolata dall’Unione Europea. Da oggi lunedì 28 marzo i servizi ferroviari (sia merci che passeggeri) tra Helsinki e San Pietroburgo sono stati sospesi. L’operatore ferroviario nazionale della Finlandia VR ha infatti «congelato» il servizio per effetto delle sanzioni contro la Russia e contro l’invasione dell’Ucraina, chiudendo di fatto, dopo lo stop ai voli, uno degli ultimi collegamenti di trasporto tra la Russia e il Vecchio Continente.
Secondo quanto riportano le agenzie internazionali, i treni che collegano i due Paesi sono di proprietà di una società chiamata Karelian Trains, una joint venture tra VR e la compagnia ferroviaria russa RZD. E siccome la RZD figura nell’elenco delle sanzioni sia statunitensi che dell’Ue contro la Russia, la ministra per gli Affari Europei, Tytti Tuppurainen, ha inviato nei giorni scorsi una lettera alla compagnia VR affermando che «non è più appropriato far funzionare il treno». VR ha quindi poi annunciato la sospensione del servizio ferroviario fino a data da destinarsi. Viktoria Hurri, direttrice di Vr Group, ha affermato che «i treni saranno parcheggiati nel deposito a Helsinki e non sappiamo quando il collegamento verrà ripristinato».
Il confine tra Finlandia e Russia, sottolineano i media internazionali, al momento resta aperto solo per il passaggio di autobus e auto private. D’ora in poi solo così si potrà andare o tornare verso l’ex paese sovietico.