Gli attacchi informatici sono sempre più frequenti nel nostro Paese. Secondo l’anteprima del rapporto 2024 del Clusit (l’Associazione italiana per la Sicurezza Informatica), resa nota dall’Agi, in Italia lo scorso anno è andato a segno l’11% degli attacchi gravi globali (era il 7,6% nel 2022), per un totale di 310 attacchi, dato che marca una crescita del 65% rispetto al 2022. Oltre la metà degli attacchi – il 56% – ha avuto conseguenze di gravità «critica» o «elevata».
Il settore più attaccato è stato quello governativo/militare, con il 19% degli eventi (+50% in più rispetto al 2022), seguito dal manifatturiero, con il 13% (+17% in più rispetto ai dodici mesi precedenti). Al terzo posto tra i settori più colpiti c’è quello dei trasporti e della logistica, con il 12% degli attacchi e con un incremento percentuale annuo sul totale degli attacchi del 620%. A seguire, il settore della finanza e delle assicurazioni, verso cui è stato perpetrato il 9% degli attacchi nel 2023 (+286% rispetto allo scorso anno).
Con uno sguardo agli ultimi cinque anni, emerge che oltre il 47% degli attacchi totali censiti in Italia dal 2019 si è verificato nel 2023. Con 2.779 incidenti gravi analizzati a livello globale da Clusit, l’anno passato restituisce «una fotografia nettamente peggiorativa rispetto ai dodici mesi precedenti, continuando a descrivere una curva degli attacchi in inesorabile crescita, che registra un +12% sul 2022».
Sull’argomento abbiamo dedicato un episodio della nostra serie di K44 «4 minuti di».