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Hannibal raddoppia i collegamenti con La Spezia

Alcuni nodi liguri stanno per ridurre la loro capacità operativa a causa di alcuni importanti interventi infrastrutturali, in particolare nel nodo di Genova. Proprio per questo L’operatore MTO del gruppo Contship ha deciso di partire in contropiede e di aumentare le circolazioni da e per il terminal LSCT di Spezia 

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Contship ce la sta mettendo tutta per sviluppare il traffico intermodale. Vista la crescente domanda di trasporto sui treni nazionali registrata nelle ultime settimane, Hannibal, in veste di operatore per il trasporto multimodale (MTO) del gruppo Contship, ha deciso di aumentare i collegamenti settimanali via ferrovia. La decisione diventerà operativa da luglio, quando ci saranno 12 roundtrip aggiuntivi settimanali, vale a dire il 50% in più, che collegheranno il terminal di Spezia (La Spezia Container Terminal) con l’inland terminal del Gruppo di Melzo(Rail Hub Milano), Marzaglia e Padova

Questa decisione cerca di far fronte alla prevista riduzione della capacità operativa di alcuni nodi della Liguria, dove in estate partiranno importanti interventi infrastrutturali sulla rete ferroviaria, in particolare sul nodo di Genova. Inoltre, l’incremento dei servizi è stato progettato per assorbire al meglio le irregolarità e i ritardi nell’arrivo delle navi e anticipare le conseguenze del congestionamento dei principali porti di transhipment asiatici – un fenomeno osservato negli ultimi mesi specialmente dopo l’inizio dei disordini nel Mar Rosso.

«Ci stiamo attivando per aumentare ulteriormente l’efficienza del servizio – ha affermato Cristiano Pieragnolo – Chief Commercial Officer di Contship – sia in termini di partenze che di composizione treni. Grazie al network Hannibal oggi possiamo offrire flessibilità, garanzia del servizio e affidabilità ai nostri clienti».

Il sistema infrastrutturale del porto della Spezia, che comprende anche il retroporto di Santo Stefano Magra, si compone di 17 Km di binari, 3 scali ferroviari di composizione/attestazione e inoltro treni e 5 raccordi. La modalità intermodale oggi rappresenta oltre il 30% della domanda complessiva di traffico container nel porto spezzino, con l’obiettivo di incrementare la rail share fino al 50% nel medio periodo grazie al progetto di ampliamento del terminal Ravano.

«Oggi puntiamo sul terminal della Spezia – ha concluso Pieragnolo – che storicamente ha deciso di investire sull’intermodalità ferroviaria, rendendo attuabile una soluzione modale che consente di muovere rapidamente e a costi competitivi la merce in ingresso/uscita. Questo è possibile anche grazie alla posizione strategica del nostro terminal che essendo posizionato lungo l’asse Tirreno-Brennero – parte del corridoio europeo Scandinavo-Mediterraneo – è dotato di collegamenti diretti autostradali ma soprattutto ferroviari».

Le soluzioni integrate del Gruppo si basano su collegamenti giornalieri o pluri-giornalieri, in grado di garantire fino a tre finestre di carico al giorno per ogni singola destinazione e servizi logistici a valore aggiunto come i Fast Corridor, che permettono di aumentare la velocità dei flussi in import/export.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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