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Ecco dove nascono le aree di sosta in cui si può trascorrere il riposo di 45 ore

Devono essere «sicure e protette» le aree di parcheggio e sosta volute dall’Unione europea. E a tale scopo devono prevedere standard adeguati, che contemplano sorveglianza, illuminazione e una lunga serie di servizi dedicati agli autisti. Esemplare in tal senso una struttura da 21 milioni che nascerà in Danimarca, finanziata per metà proprio da Bruxelles e che dispone di ben 500 stalli. Oltre a lavanderia, palestra, officina e tanto altro

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Non tutte le aree di sosta sono uguali. Quelle che l’Unione europea definisce in un apposito regolamento «sicure e protette», perché dotate di una serie di servizi e infrastrutture in grado di fornire agli autisti standard adeguati di vivibilità, consentono anche di parcheggiare il camion e di trascorrervi all’interno il riposo lungo di 45 ore, che in condizioni normali andrebbe invece consumato in una struttura ricettiva diversa. In questo modo il Pacchetto Mobilità, che aveva previsto tale obbligo, ottiene un risultato indiretto, nel senso cioè che a questo punto l’obiettivo di tale normativa diventa quella di spingere alla realizzazione di parcheggi e di aree di sosta e di riposo degne di questo nome

Cosa quanto mai confermata dagli ingenti finanziamenti che la stessa Unione Europea, tramite il Connecting Europe Facility, mette sul piatto per incentivare la realizzazione di queste strutture. Esemplare in tal senso il finanziamento di ben 162 milioni di corone danesi, pari a circa 10,5 milioni di euro, per realizzare in Danimarca un’area di sosta di 270mila metri quadri, con 500 posti a disposizione, ma soprattutto impreziosita con pannelli fotovoltaici, negozi, officina, palestra, lavenderia, un albergo di 10 piani attrezzato con eliporto. Oltre ovviamente a prevedere una sorveglianza costante 24 ore su 24, affidata sia a guardie giurate che a impianti video, e un’illuminazione adeguata.  

A realizzarla sarà l’impresa HM Entreprenør, che ha preventivato di spendere circa il doppio di quanto ottenuto dall’UE e soprattutto ha pensato di localizzarla a Horsens, nello Jutland centrale, non molto distante dal luogo in cui DSV, il colosso delle spedizioni danese e tra le prime aziende logistiche al mondo (fattura circa 116 miliardi e impiega circa 75 mila dipendenti), sta costruendo il più grande centro logistico d’Europa. Una posizione strategica perché adeguata per funzionare da connessione tra i paesi del Nord Europa e gli altri Stati del continente.

Un dettaglio interessante e che in parte giustifica l’investimento è il fatto che il titolare della HM Entreprenør è Michael Mortensen, che in passato ha lavorato nel mondo del trasporto guidando la società HM Logistik.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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