Oltre 28.000 litri di gasolio di contrabbando sono stati individuati e sequestrati al confine di Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia. Il mezzo pesante che li trasportava è stato intercettato nell’area di servizio di Gonars Nord dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Udine.
A riportare la notizia è Udine Today, che racconta come il carico illecito proveniva dall’Austria ed era scortato da documenti di accompagnamento non veritieri, che lo identificavano come olio anticorrosivo. Sequestrati anche l’autoarticolato (motrice e rimorchio telonato) e gli smartphone degli autisti.
Secondo la ricostruzione dei fatti, le due persone alla guida non solo non hanno esibito la documentazione relativa al trasporto di merci pericolose, ma non avevano neanche assolto a tutti gli adempimenti riferiti al “falso” carico. Dallo scorso anno, infatti, anche gli oli lubrificanti, i solventi e gli altri prodotti (tra cui, appunto, gli oli anticorrosivi) devono essere accompagnati dal Codice Amministrativo di Riscontro (CAR), che serve per il tracciamento dei prodotti lubrificanti provenienti da un altro Stato membro dell’Unione Europea. Ad un controllo più approfondito, la Guardia di finanza ha scoperto che il mezzo stava trasportando, in realtà, 28 cisterne in plastica da mille litri ciascuna, contenenti gasolio. Le due persone alla guida sono state denunciate per le violazioni al Testo Unico delle Accise. Sono quindi intervenuti gli agenti della sezione Polizia Stradale di Udine, i quali hanno provveduto all’accertamento e contestazione delle connesse violazioni alla circolazione stradale.
È stato disposto il fermo amministrativo del mezzo e sono state contestate violazioni per complessivi 9.000 euro in relazione al trasporto di merci pericolose. Mancavano infatti i pannelli di colore arancione indispensabili per chi interviene in caso di incidente che consentono di individuare la merce pericolosa trasportata e le conseguenti misure da adottare. Non erano presenti neanche i dispositivi di sicurezza imposti dal particolare tipo di trasporto tra cui, ad esempio, estintori, lampade di segnalazione, cunei, coni, dispositivi di protezione per il conducente e scheda di sicurezza.
In più, gli autisti non erano in possesso di patente, certificato di qualificazione professionale e certificato di formazione ADR. Inoltre, con riferimento alle norme che regolano il trasporto internazionale delle merci, la documentazione che scortava il carico (CMR) è risultata irregolare, per cui sono state applicate le connesse sanzioni amministrative.