Il traffico delle merci che hanno attraversato le Alpi svizzere è in flessione. Il Consiglio federale del governo svizzero ha riscontrato che l’anno scorso 37 milioni di tonnellate di merci hanno varcato le Alpi con una diminuzione del 4,7% su base annua.
Rispetto alle modalità, il calo più consistente è stato registrato nei trasporti su rotaia (-5,9%) portando la quota ferroviaria a scendere di quasi un punto: dal 72,9% al 72%.
Più contenuta la diminuzione dei trasporti su strada, -1,4%. Complessivamente sono circolati 916 mila veicoli pesanti, 12 mila in meno rispetto all’anno precedente. Un calo più contenuto che non ha risentito delle instabilità economica europea grazie a una quota maggiore di traffico interno. L’obiettivo del tetto massimo di 650 mila transiti resta quindi ancora lontano.
Diverse sono le ragioni del calo del traffico merci ferroviario attraverso le Alpi riconducibili principalmente alla difficile situazione congiunturale in Europa causata dalla guerra in Ucraina, dalla crisi energetica e dai problemi legati alle catene di approvvigionamento, a cui si aggiunge la scarsa affidabilità dovuta in particolare ai numerosi cantieri sull’asse Nord-Sud.
La chiusura parziale della galleria di base del San Gottardo in seguito all’incidente dell’agosto scorso non ha avuto impatti sul volume delle merci trasportate. I treni merci sono stati deviati sull’asse del Lötschberg–Sempione e sulla tratta di montagna del San Gottardo.