Una “due giorni” molto impegnativa per la polizia stradale di Riccione che di fatto nei pressi del casello di Rimini Nord ha ritirato la patente a sei autisti di veicoli pesanti, essenzialmente per due ragioni principali.
La prima riguarda l’installazione di un emulatore di adblue, vale a dire di quel congegno elettronico che in pratica invia segnali alla centralina del camion per farle percepire una presenza soltanto virtuale del liquido necessario ad abbattere le emissioni. Perché il liquido in realtà non c’è e, di conseguenza, l’inquinamento del camion torna a livello vicino all’Euro 0. La cosa particolare è che uno dei due autisti a essere stati pizzicati con questo equipaggiamento illegale è un rumeno che era stato coinvolto in un incidente non particolarmente grave. Senonché quando la pattuglia della polizia è arrivata sul posto e ha iniziato a fare dei rilevamenti si è anche accorta della cosa. A quel punto sia all’autista coinvolto nel sinistro, sia a un suo collega trovato con un dispositivo analogo, è stata ritirata la patente di guida, è stato imposto il fermo del complesso veicolare e gli è stata comminata una sanzione vicina ai duemila euro.
La seconda ragione che ha giustificato il ritiro di altre quattro patenti, invece, è per tutti gli autisti coinvolti la manomissione del tachigrafo digitale. In tre casi su quattro, peraltro, affidandosi al vecchio magnete installato sul giunto del cambio. Per tutti, oltre al ritiro della patente fino a tre mesi, è scattata una sanzione di 1.736 euro.