Ivan Medic aveva 39 anni, era originario della Croazia e guidava un camion frigo impegnato in trasporti internazionali. Ieri pomeriggio, 3 febbraio, poco dopo le 18.30 viaggiava lungo la A4, tra Grisignano di Rocco e Vicenza Est, non troppo distante dall’imbocco della A31 Valdastico. Ha percepito una fitta improvvisa, talmente forte da rendersi conto che qualcosa nel suo organismo si era inceppato. È stata la consapevolezza di un attimo, un pensiero fulmineo rivolto all’interno del proprio corpo, per poi tornare in fretta a fare mente locale sul contesto: viaggiava lungo l’autostrada più trafficata d’Italia, all’ora più trafficata della giornata. Così, molto probabilmente ha deciso di dedicare agli altri gli ultimi attimi di vita: ha iniziato a rallentare, mettendo le quattro frecce e segnalando agli altri utenti della strada la sua condizione di difficoltà. Alla fine si è effettivamente fermato tra la seconda e la terza corsia, riuscendo nell’obiettivo di non creare incidenti o conseguenze spiacevoli ad altre persone in viaggio. Poi, una volta arrestato il camion, ha accasciato la testa sul volante e si spento definitivamente. E in quella posizione lo hanno trovato gli operatori sanitari del 118 che, allertati dagli automobilisti in transito, sono giunti sul posto non molto tempo dopo. Hanno anche cercato di rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare.
Così, nello spazio di pochi minuti e di qualche centinaio di metri di strada, Ivan Medic se n’è andato, lasciandosi dietro soltanto una scia di code inevitabili prodotte immediatamente dall’autostrada più trafficata d’Italia, nell’ora più trafficata della giornata.