Non sappiamo molto dell’autista di camion che due giorni fa, mentre stava percorrendo in tarda serata la autostrada A2 Salerno-Reggio Calabria, nei pressi di Campagna (Salerno) ha perso improvvisamente il controllo del veicolo, è andato a urtare in modo molto violento sul guard rail e poi si è ribaltato. A quel punto, come spesso accade in questi casi, la cabina del camion si è accartocciata e le lamiere contorte hanno ferito in modo talmente grave il conducente da toglierli la vita in tempi molto brevi. Prova ne sia che quando poco dopo sono sopraggiunti sul posto i sanitari del 118 non hanno potuto prestare soccorsi, ma si sono dovuti limitare a riscontrare il decesso della persona.
Altre testimonianze non ce ne sono perché a quell’ora in quel tratto di strada non transitava nessuno. Ragion per cui non risultano altri veicoli coinvolti nell’incidente.
Come detto non sappiamo molto dell’autista, se non la sua origine e la sua età: era originario di Cervinara, un Comune di poco più di 8.000 anime in provincia di Avellino, e all’anagrafe risultano 68 primavere sulle sue spalle.
Ora non sappiamo perché un sessantottenne abbia ancora voglia o necessità di restare alla guida di un camion, né immaginiamo perché lo faccia addirittura di notte, quando le aggressioni del sonno sono sicuramente più violente. Ma sappiamo per certo che con ogni probabilità quello su cui si stava attraversando sarebbe stato il suo ultimo anno da trascorrere sui camion. Perché – e questo è certo – le patenti C1, C1E, C e CE si possono avere fino al 65mo anno di età e poi, si può rinnovare (ma soltanto per due anni e non per cinque come avviene normalmente) soltanto dopo essersi sottoposto alla visita della Commissione Medica Locale finalizzata ad accertare il possesso dei requisiti fisici e psichici necessari. Peraltro, se è vero che oltre i 65 anni le patenti C e CE abilitano soltanto alla guida di autotreni e autoarticolati fino a 20 ton, tali deroghe funzionano comunque fino ai 68 anni. Oltre non si può andare. Tanto che ha fatto abbastanza scalpore il caso del trasportatore trevigiano Silvano De Longhi – di cui vi abbiamo raccontato – che ha chiesto all’Unione europea per chiedere se questo tappo obbligatorio alla carriera dei trasportatori italiani non faccia sorgere una sorta di concorrenza sleale a vantaggio di trasportatori di altri paesi europei in cui invece questo tappo non esiste. E convinto che la risposta fosse positiva ha anche chiesto di modificare il codice della strada laddove prevede come limite massimo per i rinnovi della patente proprio i 68 anni.
Ecco perché si può affermare che l’autista irpino deceduto l’altra sera stava coprendo gli ultimi viaggi della sua carriera. E che se ne sia andato proprio sulla soglia fa sorgere non poca tristezza.
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